GAZZETTA – Sarri l’ha gestita bene, meritava di vincere. Dopo Keita, la Lazio ha alzato il muro
Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, quanti ghirigori inutili dalle parti di Marchetti. Che le sue parate, diciamolo, le ha fatte. Su tiro di Insigne e punizione di Mertens, nemmeno tanto facili. Poi la Lazio si è accorciata, il centrocampo si è stretto intorno alla difesa e le linee di passaggio si son fatte un po’ più rade. Inzaghi ha impostato tutta la gara (la prova è il baricentro molto basso) sulle ripartenze di Felipe Anderson, non troppo a suo agio nel dover coprire tutta la fascia, e gli scatti di Immobile e Keita. Ma la difesa di Sarri ha sempre tenuto botta e Reina è rimasto tranquillo per 45 minuti. Ottimo Koulibaly, ma bene anche gli altri, incluso Chiriches, scelto come Zielinski per un doveroso turnover. Quando Ghoulam ha pescato alla perfezione l’inserimento di Hamsik per il bel diagonale dopo dribbling, sembrava proprio che il Napoli potesse portarsi a casa la partita.
Invece manco il tempo di mettere la palla al centro che sul lancio di Parolo, Keita ha prodotto una delle sue fughe con tiro finale forte ma non impossibile da prendere che Reina non è riuscito a trattenere. Qui la sfida è di
ventata più aperta, meno tattica. Il Napoli ha avuto una reazione rabbiosa che gli ha fatto perdere ulteriore lucidità. La Lazio invece è diventata più solida e ha avuto anche un’altra occasioni con Ciro Immobile. Maurizio Sarri ha tentato di fare il gioco delle punte, inserendo Gabbiadini e poi El Kaddouri per Insigne e Callejon. Gabbia ha avuto un paio di occasioni e nella più nitida è stato fermato in modo rude ma non falloso da Radu. Inzaghi a quel punto si è coperto inserendo Patric come quarto difensore al posto di Lulic e non ha più rischiato molto.