Sconcerti è convinto: “Lo stile di Sarri può creare grossi problemi al Real Madrid!”
Mario Sconcerti, firma storica del giornalismo sportivo italiano, mette in evidenza il sorteggio del Napoli, nel suo editoriale apparso stamane sulle pagine del Corriere della Sera: “La prima piccola cosa da considerare leggendo il sorteggio del Napoli è che per la prima volta il Real arriva agli ottavi di Champions come seconda del girone mentre il Napoli lo ha vinto. Questo per dire che la partita è molto difficile, la qualificazione italiana in bilico, ma c’è ancora tanta terra prima di arrivare al crepaccio. Il Real è la squadra che segna di più nell’Europa dei grandi campionati, 40 reti in 15 partite, 2.66 a partita. Meglio sta facendo solo il Monaco, ma in sedi più agiate. Un dato del Real spaventa, non ha mai perso, ha 6 punti di vantaggio sul Barcellona. Perché allora in Champions è arrivato dietro al Borussia Dortmund? Perché i tedeschi sono stati la vera sorpresa del torneo e giocano in modo molto vicino a quello di Sarri.
Velocità, movimento, larghezza sul campo. Nell’ultima partita perdevano 2-0 a casa del Real, hanno insistito fino a dominare e pareggiare. Il Real è fortissimo negli uomini, meno nel gioco. Non c’è una scuola, un metodo scientifico, vanno avanti sul filo di uno squilibrio armonioso tenuto insieme dalla classe degli interpreti. Non è però un baraccone di artisti, in qualunque zona del campo c’è quasi il meglio del mondo, ma esistono le basi della correttezza tattica: c’è una forte difesa centrale, spesso un mediano ruvido (Casemiro), un regista che rimette ogni volta la salita a posto (Modric), un attacco che è da sempre la sua differenza (Ronaldo e Benzema).
Semplificando, direi che sono tutti degli splendidi improvvisatori organizzati. Questo li predispone a vincere spesso, ma anche a subire gli avversari che hanno un gioco di personalità. Come il Napoli, appunto. Il Real non ama rincorrere, contro il Napoli dovrà farlo spesso. Il gioco di prima di Sarri dove tutti si muovono e si alzano sul campo è luce negli occhi del Real, perché gli toglie l’iniziativa in modo sempre diverso. Il Napoli è esatto, il Real è monumentale, queste caratteristiche rendono a mio avviso la partita più aperta”.