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GAZZETTA – Sarri orgoglioso del Real: è abituato alle sfide, ecco tutti i suoi “miracoli”

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13 Dicembre 2016 10:17 Di redazione
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L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ripercorre le tappe della carriera di Sarri fino alla sfida al Real Madrid: “Arriva al Napoli e De Laurentiis non gli compra nessuno: gli ha già fatto il regalo di allenare una grande. Porta la squadra al suo record assoluto di punti (82): non bastano per lo scudetto, la Juve fa di più. Trasforma Higuain nel più prolifico cannoniere di sempre in A (36 gol in un torneo solo) e lui lo molla in estate.

Gli danno Milik e quando comincia a segnare, si fa male ed è perso per mesi. Dicono che la fortuna, per un allenatore, sia una virtù. Con lui, la jella ci ha visto benissimo. Sino al sorteggio di ieri. Da lui, in qualche modo, annunciato: «Sarebbe bello affrontare un’avversaria prestigiosa».

Proprio il Real? Conoscendolo, non lo considererà un altro tiro della sorte. Arrivare al Bernabeu, per uno che lavorava in banca, rappresenta il top della carriera, dopo anni di trasferte in pullmino, poche certezze, il pane duro dei campi minori e un solo mito, il nonno Goffredo: «Era molto fiero di un riconoscimento su carta intestata della Casa Bianca. Da partigiano, recuperò i piloti di un aereo Usa abbattuto in val d’Arno, li nascose, e a quei tempi ti fucilavano per meno, e li consegnò agli inglesi quando passarono il fronte». Bah, oggi nonno sarebbe molto orgoglioso di questo nipote che andrà a sfidare in tuta la più prestigiosa squadra del mondo“.

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