Ultimo aggiornamento mercoledì, 06 Novembre 2024 - 18:25

Corbo: “Dopo l’infortunio di Milik, davvero il Napoli doveva disperarsi e inseguire Pavoletti?”

Campionato
19 Dicembre 2016 09:22 Di redazione
2'

Antonio Corbo, firma storica del giornalismo napoletano, mette in evidenza la grande prestazione del Napoli nel suo editoriale apparso stamane sulle pagine di Repubblica: “Nel trionfo di Mertens c’è il fondo un po’ amaro di rimorsi, dubbi, equivoci. Eccoli. Dopo l’infortunio di Milik, davvero il Napoli doveva disperarsi, inseguire un attaccante, chiunque fosse, magari Pavoletti? Nel primato dei gol (37 ieri, uno più della Juve) si nasconde una domanda. Perché la squadra che segna più di tutte è a 8 punti dalla Juve? Nella cascata di elogi su Sarri sfugge un motivo: ha solo un punto meno della Roma, fa giocare la squadra meglio, ma come mai Spalletti passa come il rivale di Allegri, e lui no?

Manca quasi mezzo campionato, c’è tempo per ribaltare favole e pregiudizi, ma il 5-3 di Napoli-Torino qualche risposta può darla. Si consuma per la Sarri-band una domenica di dissennata grandezza, di imbarazzante superiorità atletica, tecnica, tattica, di sfrontata allegria. La seconda con 5 gol segnati.

Ma succede qualcosa di esaltante e allarmante insieme: come chi impazzisce al casinò, accumula manate di soldi, non si guarda più intorno e se ne fa portar via una parte dal disperato che accanto perde di brutto. Senza dimenticare che Gabbiadini nel giorno del trionfo viene di nuovo murato in panchina. Ma quei 10 gol in due domeniche sono assordanti: un Napoli tornato grande non sente ragioni“.

LEGGI COMMENTI