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De Laurentiis: “Pavoletti? Visite mediche nei prossimi giorni, speriamo sia forte. Real? Partita delle partite”

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24 Dicembre 2016 13:17 Di redazione
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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport soffermandosi su molti temi: “Se ho finito i regali? Sì, ma mi manca quello più importante: quello per i tifosi, ma c’è tempo. Per noi è sempre Natale. Un regalo di mercato a gennaio? Sì, Pavoletti deve fare le visite nei prossimi giorni. Auguriamoci che sia forte, in forma e possa renderà ancor più complementare il nostro attacco. Mertens è un ‘vero nueve’, non un ‘falso nueve’. Benitez diceva che la mentalità e la personalità non si trovano al mercato? Il Napoli non ha nessun deficit. Abbiamo una rosa molto ampia e non ancora del tutto scoperta o allenata al punto giusto, perchè ci sono verifiche da fare sul campo. Sarri è un grandissimo allenatore e, come tutti i toscani, è molto furbo: guida la società anche per se stesso. Gli allenatori devono prendere sicurezza del fatto di non essere creature sostituibili. Non è un problema suo, ma di tutto il mondo del calcio. C’è sempre questa ‘paura’ di dover poi essere esonerati. L’allenatore deve invece essere una parte forte della Società, è un dipendente col quale la Società si deve rapportare in un contesto di crescita. C’è chi vuole determinati calciatori e chi invece lavora su ciò che ha. Giochiamo tante partite e molte, a mio avviso, sono inutili. Alla fine, purtroppo, ci sono momenti di cali di forma e concentrazione. Si gioca in undici, per coniugare il problema fisico con quello psichico per tutti e gestire anche uno staff tecnico in maniera perfetta servirebbe un computer e voi giornalisti stareste nella cacca più completa, non potreste inventare più nulla. Il Napoli fa divertire quando gioca perchè si diverte, e ciò deriva da un metodo che Sarri ha insegnato esportandolo dalle proprie esperienze. I giornalisti, Sarri o la dirigenza non possono lamentarsi se qualcuno non è perfetto: se vuoi divertirti e far divertire, dei momenti di imprecisione ci sono. Quando guardo le partite degli altri mi annoio, con noi non succede mai. Tutti sono rimasti entusiasmati dalla gara con la Fiorentina. Lo sport è anche spettacolo, mi sono sposato col regista giusto. Ho voluto Sarri sin dall’inizio, è un matrimonio che rifarei subito.

Cosa cancelleri nel 2016? Il passato è importantissimo, è storia; e la storia può servire per fare bilanci ed analizzare eventuali errori per capire se si tratta di marginalità e non strafalcioni, per i quali, però, si sarebbe sicuramente intervenuti per tempo. Real Madrid? E’ la partita delle partite. Non sono mai riuscito ad averli ospiti al San Paolo, a differenza del Barcellona. Il loro fatturato è quattro volte superiore al nostro, mi diverte vedere come David si confronterà con Golia. Che vince il migliore, ma i nostri calciatori dovranno dimostrare la propria personalità senza subire l’autorevolezza di una società che è autorevole anche di facciata. Ricordo che Cristiano Ronaldo, anche da infortunato, è riuscito a dare consigli alla squadra nella finalissima dell’anno scorso. Servirà una tenuta psicologica, poi al San Paolo potremo rivendicare una rapportabilità diversa perchè il San Paolo sarà stracolmo avremo il record di presenza e scenderemo in campo col dodicesimo uomo, con anche coloro che si professano tifosissimi del Napoli ma poi allo stadio ci vengono solo una volta.

Juventus irraggiungibile? A Doha l’abbiamo battuta, come ieri ha fatto il Milan. E nel nostro caso ci fu anche più spettacolo. Ieri mi sono divertito dalla seconda metà del primo tempo in poi. Il Milan mi è piaciuto, ha dimostrato di saper stare in campo ed ha dato tutto. Hanno un paio di giocatori che mi piacciono moltissimo e starebbero benissimo anche nel Napoli: glieli ammiro, ma non faccio nomi. Complimenti all’allenatore, che ha ritrovato il suo gioco migliore. Il gap con la Juve esiste solo societariamente, loro hanno una storia immensa perchè immensa è la storia della loro famiglia. Il vero re d’Italia è stato Agnelli, e prima valletta. La Juve è una goccia nell’oceano di una famiglia immensa. E’ roba da far paura, ma di cosa stiamo parlando? Dal punto di vista del potere economico non ce n’è per nessuno, nemmeno per gli arabi, i cinesi, i club inglesi, spagnoli o tedeschi. Così forti sul campo, però, non li vedo. La loro forza sta nella continuità e nella consapevolezza di essere la Juventus. Noi abbiamo tanti stranieri in rosa, siamo tra le rose più internazionali. Ai nostri stranieri faremo capire la bellezza di Napoli e la sua grande importanza.

Mertens? Ha la faccia da scugnizzo, forse anche più di Insigne. Dries è uno scugnizzo spensierato, Lorenzo uno scugnizzo pensieroso. Se vendo ai cinesi? Non venderò mai il Napoli, lo farò solo quando mi sarò stancato del mondo del calcio. Sportivamente sono venticinquenne, questo modo in espansione mi interessa ancora moltissimo. stadio? Ringraziate i vari Ministri degli Interni che sono stati incapaci di farci creare una situazione corretta per gettare le basi di leggi utili ad andare avanti sugli stadi. Con Malagò, che è ancora da poco al CONI, dovremo ragionare per buttare a mare cosa c’è di vecchio. Vorrei incontrare il nuovo capo della UEFA per capire cosa fare di intelligente, andando oltre i ragionamenti europei e non traslazionali. Gli interessi sono tanti, bisogna capire anche cosa succede in America e in Africa. Quando la mattina apro i giornali e leggo che il PIL può aumentare, mi cascano le braccia. Non si può parlare di calcio e stadi quando la situazione generale è questa. Il Sud, leggevo su un quotidiano, sta prendendo coscienza di se stesso. Dico da tempo che Napoli è una testa di serie di tutto il Meridione, sino a Palermo.

La politica?  Hanno fatto fuori Renzi, meglio pensare agli auguri di Natale. A tutti gli sportivi auguro un sereno Natale ed un 2017 più fantastico possibile. Fatemi fare anche gli auguri diretti ai napoletani: ai tifosi dico che ho a cuore tutti. Caro Maurizio, devi essere contento. Non essendo napoletano, non puoi neanche cantare di non avere denari. Auguri a te, al tuo staff, ai fisioterapisti, i magazzinieri e i tanti impiegati della SSC Napoli. Auguri a mia moglie e ai figli, più in generale a tutti i napoletani”.

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