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PAGELLONE 2016 – Sarri, il “traditore”, Hamsik e Mertens: un anno spettacolare, voti alti. A De Laurentiis diamo…

Interviste
31 Dicembre 2016 08:42 Di redazione
7'

Reina 6: non riusciamo ad immaginare un Napoli che voglia vincere qualcosa senza il suo carisma, la sua personalità. S’incastra come un diamante in una montatura nella squadra che fa partire l’azione dalle retrovie come quella del Napoli ed è il primo a far ripartire l’azione con quei piedi e quelle mani divine che si ritrova. Purtroppo, nell’ultimo anno, sono mancati alcuni interventi prodigiosi ed oltre a qualche parata anche fuori dal normale, è inciampato in qualche scivolone non da lui…

Hysaj 7: dopo un periodo di appannamento sembra essere tornato ai livelli dell’inizio della scorsa stagione. Impressiona la sua solidità difensiva quando ricorda i terzini di un tempo, deve ancora crescere nella capacità di accompagnare l’azione  e nel gioco aereo.

Albiol 7,5: è passato dall’essere considerato un “pacco” all’essere insostituibile nella linea difensiva azzurra. La sua efficacia si è sentita, proprio come accade ai più grandi di ogni settore, proprio nel periodo della sua assenza. Classe, eleganza ed intelligenza tattica oltre ad una discreta personalità ed esperienza lo rendono un perno inossidabile nel meccanismo difensivo ideato da Sarri

Koulibaly 7,5: quando tutto manca c’è Koulibaly! E’ questa la sensazione di serenità che trasmette ai suoi compagni di squadra ed ai tanti tifosi che lo osservano chiudere con diligenza diverse trame offensive delle squadre avversarie. Il fisico e la tempistica d’intervento sono da top player, la testa e la concentrazione ogni tanto saltano ma quando è in giornata è senza dubbio tra i migliori centrali al mondo

Ghoulam7: trovare un terzino sinistro dalle sue qualità offensive miste ad una buona diagonale difensiva ed una tecnica di base che gli consente di pennellare cross interessanti dalla sinistra è compito piuttosto arduo. Non per niente diversi grossi club d’Europa hanno messo gli occhi su di lui. Per fortuna è del Napoli e speriamo che rinnovi presto

Allan 6,5: lottatore instancabile di centrocampo, recupera palloni importanti per far ripartire la squadra non disdegna qualche sortita offensiva dove ha trovato anche la via del gol. Non gli si può chiedere di più se non maggiore freschezza fisica in qualche periodo della stagione che ne limita, notevolmente, il rendimento

Jorginho 6,5: il metronomo del centrocampo, accorcia la squadra e detta il tempo di passaggio. Potrebbe, in qualche caso, prendersi qualche responsabilità maggiore con passaggi in verticale e lanci a 30 metri a servire soprattutto Callejon ma si limita a fare sempre la cosa più semplice. Gli mancano un po’ di centrimetri e qualche gol nel repertorio per essere considerato un perno insostituibile del centrocampo

Hamsik 7,5: una stagione entusiasmante quella del capitano. Erano anni che non si vedeva più in questa condizione. Sarri gli ha disegnato la giusta posizione, qualche alto e basso c’è sempre stato ma ora sembra più nel vivo del gioco ed anche del progetto. Se riuscisse a prendere la squadra sulle spalle nelle partite decisive farebbe definitivamente il salto di qualità

Callejon 7,5: l’acqua per gli assetati, un rifugio di montagna per chi ha freddo. Fa le cose essenziali ma, talmente importanti, che nessun allenatore riesce a farne a meno. Non è un caso se è l’elemento della rosa praticamente insostituibile. Quest’anno ha ritrovato anche la confidenza con il gol e con l’assist, cosa gli si può chiedere di più?

Higuain 9: meriterebbe 10 sul piano calcistico dove è riuscito a battere ogni record grazie al Napoli. Ha fatto sognare un popolo intero e se il Napoli ha assaporato la possibilità di lottare punto a punto con la Juventus è stato, soprattutto, merito suo. Uno zero dal punto di vista umano, non tanto per le vicende societarie dove non ci compete mettere il becco quanto per i comportamenti avuti con i suoi compagni ed un pubblico che lo ha portato ai livelli dell’altro indimenticato argentino. Di certo non troverà lo stesso affetto a Torino

Milik 7: l’inizio era stato entusiasmante, doveva sostituire un certo Higuain e lui si era calato nella parte come un doppiatore fa con le voci dei grandi attori. Purtroppo la fortuna non è stata clemente con lui e l’ha, subito, sottratto da questa squadra. Ma come si dice? Chi ben comincia…

Insigne 7-: è da un po’ che si aspetta la sua consacrazione. Sulla tecnica e sull’importanza tattica nessuno ha dubbi, forse per questo Sarri lo preferisce anche a Mertens. Deve però trovare maggiore continuità di prestazione e perdere quella malsana sfrontatezza che, qualche volta, gli fa perdere lucidità

Mertens 8: partito dalle retrovie non ha mai fatto una polemica o discussione impropria. Se è finito nella classifica dei top player 2016 è anche per la capacità di sparigliare le partite con quei suoi cambi di passo mortiferi e per le giocate da autentico fuoriclasse. Ha trascinato, in questo ultimo periodo, il Napoli alla qualificazione in Champions e nei posti che gli competono in Campionato. Lui si è preso Napoli ma la passione dei tifosi e l’amore di questa città lo hanno portato a livelli mai raggiunti in precedenza

Gabbiadini 5: si, forse non è stato messo nelle migliori condizioni di agire ma ha avuto diverse occasioni per prendersi il Napoli e non ci è riuscito

Zielinski 6,5: lascia intravedere degli spunti da vero campione, sembra che giochi con questi compagni da una vita. Impressiona quando parte palla al piede ma sta imparando a giocare ad un tocco come gli chiede il mister risultando prezioso in zona gol

Diawara 6,5: la sua capacità di rendere semplici anche quelle complesse è propria dei grandi calciatori. Alle volte fa dimenticare che ha soltanto diciannove anni perché gioca con la saggezza del veterano. Lascia intravedere un futuro roseo, il Napoli sembra aver trovato il centrocampista del futuro.

Sarri 8: ha avuto prima il compito di sostituire Benitez, ricevendo una squadra con tanti campioni. A dire la verità, qualcuno aveva più di una perplessità ma lui se l’è cavata alla grande portando Higuain a battere il record di gol. Quest’anno era impegnato in una sfida, se vogliamo, anche più impegnativa e quando sembrava aver trovato la quadra con Milik ha dovuto fare a meno anche di lui. Un po’ testardo, da buon toscano, ma alla fine sta avendo ragione lui soprattutto se infoltirà la bacheca della Società

De Laurentiis 8: altro giro, altra corsa. I campioni del Napoli vanno e vengono e lui è pronto a rinnovare la squadra facendola stazionare tra le migliori d’Italia e le grandi d’Europa. Qualcuno potrebbe obiettare che così non si vince nulla, forse è per questo che non ha preso il 10

Giuntoli 8: con i giovani ci sa fare basti pensare agli acquisti di Diawara, Zielinski e Rog che sta avendo meno spazio ma sulle cui capacità tutti sono pronti a scommettere. Peccato che abbia un ruolo così marginale all’interno della Società, chissà che non possa essere proprio lui l’ulteriore tassello anche verso l’esterno

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