Pavoletti: “Ho ricevuto minacce e insulti, ma ci tengo a dire una cosa”
Al di là del forte legame tra napoletani e genoani, la tifoseria rossoblù si è letteralmente spaccata in due sulla cessione di Pavoletti al club di De Laurentiis. Se da un lato c’è chi parla di “occasione a cui era impossibile dire no”, dall’altro si parla addirittura di “vergognoso tradimento” nonostante le parole del bomber livornese: “Nella vita capita anche di sbagliare a parlare: se alcune mie dichiarazioni hanno offeso o illuso qualcuno, mi scuso. Comprendo l’amarezza di tanti, riconosco la schiettezza e quell’essere scarni e diretti, tipico delle persone di mare. Ma non esiste alcun tradimento. Solo un cambiamento, che non giustifica il rancore, le minacce e gli insulti che qualcuno mi ha rivolto”.
“Sei un mercenario come gli altri”, “potevi evitare alcune parole”, “oramai siamo abituati ai giocatori che prima ci illudono e poi scappano via”. Queste le bordate ricevute dal nuovo calciatore del Napoli. Duri attacchi, conditi da offese. Episodi che chiudono nel peggiore dei modi un amore intenso.
C’è però chi comprende e giustifica la scelta di Pavoletti. “La colpa non è sua ma di Preziosi che sfascia sempre tutto” commenta un tifoso sotto alla lettera pubblicata dall’attaccante. “Il Genoa è pieno di debiti, lui e Rincon dovevano andare via”.