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Sarri può liberarsi a fine stagione, nel contratto c’è una penale non proprio altissima

Calciomercato
17 Febbraio 2017 09:20 Di redazione
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Come rivela l’edizione odierna del Corriere della Sera, Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis, uniti soltanto nel nome della «grande bellezza» del gioco di una squadra terza in campionato, in semifinale di Coppa Italia e rispettata nei confini nazionali. Il resto è una guerra fredda che si consuma a colpi di reprimende del presidente e di risposte piccate dell’allenatore, che non tollera invasioni tecniche.

Destinati a lasciarsi? Stava per accadere a giugno, quando Sarri aveva pensato (più o meno legittimamente) che il mondo del calcio fosse ai suoi piedi e che un contratto di ottocentomila euro l’anno non fosse adeguato. Era prigioniero di un quadriennale che non gli lasciava molti margini, riuscì a rinnovare cifre e tempi, ma soprattutto a inserire una penale non altissima (per il 2018) con la quale può «liberarsi». Eccola la variabile che può cambiare il corso delle cose. Per mettere la parola fine ai botta e risposta fastidiosi e anche inopportuni.

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