Champions o ADL vende subito due big, col terzo posto rischia anche Sarri!
Come rivela l’edizione odierna di Cronache di Napoli, Aurelio De Laurentiis ha già parlato chiaro: non tollererà il terzo bilancio in rosso in fila, il Napoli deve assolutamente centrare il secondo posto e la qualificazione diretta in Champions League. Troppo rischioso il terzo posto, con quel preliminare che aveva già ‘bruciato’ Benitez nel 2014. Dopo il bilancio 2017, che tornerà in attivo grazie ai soldi della Champions e alla maxi-plusvalenza con la cessione di Gonzalo Higuain, ADL vuole un altro attivo. Per questo, oltre alla Champions, è pronto ad ‘arrotondare’ ulteriormente il suo business: agli eventuali aumenti degli stipendi di alcuni big, Insigne e Mertens in primis, con relativa ulteriore crescita del monte ingaggi complessivo, faranno da contraltare le cessioni.
Il nome di Kalidou Koulibaly è sulla lista da quest’estate. Da quando, cioè, il difensore andò al braccio di ferro col Napoli nella speranza di rompere e di ottenere la cessione, salvo poi trovarsi di fronte al più classico muro di gomma. Alla fine, arrivò il compromesso: Koulibaly rinnova sino al 2021 ma con la promessa che, nell’estate del 2017, dinanzi ad un’offerta importante, sarebbe andato via. ADL perciò è pronto a realizzare un’altra plusvalenza cedendo il difensore per 50 milioni. Questo se il Napoli andrà in Champions.
Perchè senza l’accesso all’Europa che conta, Koulibaly potrebbe non essere il solo a partire. Piotr Zielinski è oggi un potenziale uomo mercato, un pezzo pregiato che potrebbe essere venduto ad un prezzo persino maggiore dei 65 milioni previsti dalla clausola rescissoria del suo contratto. Koulibaly e Zielinski: senza Champions, ADL sarebbe pronto a privare il Napoli dei suoi giovani migliori. Il patron, del resto, ripete di voler ridimensionare i costi gestionali del club. Figurarsi, allora, se per i giovani di valore arrivano proposte importanti. La Champions diventa cruciale anche per il futuro di Maurizio Sarri. Il rapporto con ADL è deteriorato e un divorzio sarebbe paradossalmente più semplice con un Napoli terzo e fuori dalla finale di Coppa Italia.