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CLAMOROSO – La confessione: “Volevano ucciderlo all’interno del San Paolo”

27 Febbraio 2017 13:20 Di redazione
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G.Ricci, come si legge su CronachedellaCampania.it, il figlio più piccolo del ras dei Quartieri Spagnoli, detto “Giacomino ‘e fraulella”, era l’obiettivo del clamoroso agguato che doveva avvenire all’interno dello stadio San Paolo durante una partita del Napoli e sventato dalla polizia. Fu grazie a una perquisizione operata dagli agenti del commissariato San Ferdinando all’esterno dello stadio che l’agguato non fu commesso.

Era infatti il 31 ottobre 2008 e in quella occasione fu fermato e arrestato infatti B. P. detto ‘o Brun, uno dei gestori delle piazze di spaccio del clan Elia al Pallonetto di Santa Lucia e tra i 44 arrestati nel maxi blitz del 16 gennaio scorso nel maxi blitz. Pugliese, che dopo quell’arresto per un breve periodo divenne pentito raccontando i rapporti degli Elia con i Mazzarella, fu arrestato solo per il possesso della pistola.

Poi come si legge nelle 330 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Claudia Picciotti contro la cosca degli Elia ci ha pensato il collaboratore di giustizia Ciro Saporito a svelare il clamoroso retroscena. L’ex affiliato alle Teste Matte che si era poi legato ai Di Biasi-“Faiano” prima di passare dalla parte dello Stato. Ha raccontato Saporito: “La presenza di Pugliese all’esterno dello stadio San Paolo era determinata dall’intento di eliminare il figlio più piccolo di “Giacumino ‘e fraulella” per compiere una vendetta”.

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