Ultimo aggiornamento mercoledì, 06 Novembre 2024 - 18:25

Capo Ultrà Curva A: “ADL ha fatto muro sui biglietti, perciò è contestato! Gruppi al comando, ma…”

Campionato
8 Marzo 2017 07:15 Di redazione
2'

Pino Cozzolino, uno dei capi delle sigle della Curva A, la più bollente del Napoli, ha rilasciato un’intervista al quotidiano fiorentino La Nazione: Perché esclude che si spacci come a Bergamo? «Perché fuori allo stadio ci sono almeno cento piazze di spaccio. E mica questi sono tanto fessi da trafficare sulle gradinate del San Paolo, osservate da telecamere e controllate da poliziotti e guardie di finanza con tanto di cani antidroga».

L’ ex capo dei Mastiffs, Genny ‘a carogna, è stato arrestato per traffico internazionale di droga. «Vero, ma lo faceva fuori. Non dico che siano tutti bravi ragazzi ma sarebbe da stupidi spacciare in uno dei punti più controllati della città. Io vedo ragazzi farsi le canne e anche qualcuno che molla una pallina di coca. Da qui a dire che si spaccia, ce ne corre».

E chi governa adesso la Curva? «Come una coalizione di partiti. Ci sono tante sigle: Masseria Cardone, Mastiffs, Brigata Carolina, Vecchi Lions, Rione Sanità, Quartieri Spagnoli, Nuova Guardia. In passato c’ era l’ intesa di vederci a inizio settimana, in luogo diverso per decidere cori e coreografie. Ora, invece, ci siamo… scassati».

Niente droga, ma anche niente camorra? «Qualche capo ultrà è un pregiudicato, ma c’ è anche uno dei capi della Brigata Carolina che fa il volontario alla comunità di Sant’ Egidio. Prima c’ erano le Teste Matte, gruppo vicino al clan Mariano che amava il tifo violento, sono finiti in gran parte in galera. Ma parliamo di cose di venti anni fa».

Vuole dire che il San Paolo non è più un porto franco? «A settembre 2015, durante Napoli-Samp, ci furono degli accoltellamenti, una resa dei conti tra ‘paranze’ di Forcella. Venti minuti dopo le foto erano già sui siti di Napoli. Oggi l’ unico reato che vedo commettere in curva è la rissa. Nemmeno più ci sono i bagarini. I biglietti sono nominativi e De Laurentiis ha alzato un muro sui tagliandi. Per questo è contestato».

LEGGI COMMENTI