I tifosi azzurri ad Higuain: “Meglio l’indifferenza dell’odio, mostriamogli così il nostro disappunto”
Il doppio big match, Napoli-Juventus, quest’anno si è arricchito di un altro elemento che ha aumentato il senso di rivalsa, il passaggio di Higuain alla Signora, è una ferita ancora aperta nel cuore dei tifosi napoletani, che festeggiarono come la vittoria di un trofeo, il record personale di gol del Pipita lo scorso maggio contro il Frosinone. Abbiamo constatato dal vivo il termometro della passione, i tifosi hanno quasi tutti lo stesso pensiero sull’accoglienza dell’ex idolo nello stadio che lo consacrò tra i più grandi di sempre. Andrea Piccolo sostiene: “Spero non si ecceda in manifestazioni di disappunto ridicole, il pernacchio è la soluzione più educata e intelligente per accogliere il traditore, non diamogli importanza, che non merita”. Anche Costanzo Saracino è dello stesso avviso: “Non calcoliamolo proprio, noi napoletani siamo superiori, ma chi tradisce maglia e città, qualche fischio lo merita…”. Ciro Ciampi, pronostica: “Sono sicuro che Koulibaly gli morderà le gambe, merita fischi e pernacchie, deve essere assordante il boato, non deve riuscire a toccar palla”. Clemente Mele analizza: “Da tifoso passionale lo insulterei ad ogni tocco palla, poi se dovessi riflettere lo ringrazierei per i tanti gol messi a segno in azzurro e per tutte le volte che mi ha fatto gioire, anche contro la Juventus…”. Gianni Esposito frena: “Io penserei a sostenere la squadra, invece di concentrarci su Higuain. Lui ha fatto la sua scelta, è un atleta, e adesso dovrà accettare tutte le conseguenze del caso”. Francesco Palma, invece, lancia una proposta: “Farei uno striscione, tutto quello che hai fatto non conta più nulla, nemmeno i tuoi record e le vittorie, così va trattato un traditore”. I tifosi non riescono a mandar giù le visite mediche di nascosto, Raffaella Zambardino sostiene: “D’impulso lo insulterei, non c’è dubbio. Ma la scelta che ha fatto lo disprezza in automatico, non merita l’importanza del nostro grande popolo. Noi amiamo, lui non ha saputo recepire il messaggio”. Gianni Zambardino, il papà, la pensa allo stesso modo: “Sorprenderei il Pipita con un urlo stile The Champions, con ironia, dicendo “Cia’ Amo'”! Secondo me gli riaprirebbe la ferita, lasciandolo riflettere più dei fischi”. Enzo Pedone va sulla stessa lunghezza d’onda: “Ha disprezzato il nostro amore, la sua scelta ci ha provocato tanto dolore, ma noi siamo un popolo che sa solo amare, lo lascerei perdere nel silenzio assordante del San Paolo. Noi siamo fieri di essere napoletani, lui non ha capito nulla di noi tutti”.
Genny Canciello analizza: “Inutile negarlo, ha dato tanto al Napoli, ma si è perso in un bicchier d’acqua gettando nella spazzatura le cose belle fatte. Non esiste, non riesco a digerire il suo passaggio alla Juve, come se un figlio avesse tradito il padre, Higuain questo è stato capace di fare, merita solo fischi”. Angelo Sasso non usa mezzi termini: “Se lo incrociassi gli direi: “Hai tante di quelle c…, sono rimasto molto male per la scelta fatta. Ma quali applausi, a Higuain solo fischi e improperi, è un traditore, punto”. Roberta Fasano, illustra il suo “piano”: “Gli preparerei un’accoglienza sconcertante, per fargli capire cosa si è perso lasciando la nostra città. Lui si innervosisce facilmente, lo sappiamo bene, farei qualcosa di sensazionale per mostrargli tutta la nostra disaffezione, non ci merita”. Fabio Gentiluomo sostiene: “Non riesco a mandar giù le sue visite di nascosto, preferisco – come Massimo Troisi – l’indifferenza all’odio. Mostriamogli così tutto il nostro disappunto”. Andrea Saladino rivela: “Ho pianto per la rovesciata che valse il suo record, non ha capito nulla e ci ha traditi, ha calpestato il nostro amore, merita solo fischi e pernacchie!”. Chiude il forum a cielo aperto, il tifoso Felice, di nome e di fatto: “Ha covato sott’acqua, solo fischi per Gonzalo Higuain il traditore, non c’è altra strada”. I napoletani si sono legati al dito il tradimento estivo, e tendono tutti alla disapprovazione totale, Higuain è riuscito a cicatrizzare la ferita storica di Altafini, aprendone un’altra più profonda e sanguinosa, tra le viscere del tifo azzurro. Di tempo ne è passato e lui sarà ancora qua, al San Paolo l’ardua sentenza…
Fonte – G.Brunetti per il Roma