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Corbo: “Sarri non gestisce squadre, le costruisce. Mertens rinnova a fine mese!”

Calciatori
7 Maggio 2017 08:50 Di redazione
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Ecco uno stralcio dell’editoriale di Antonio Corbo sulle pagine de La Repubblica: Sarri si distingue dai colleghi: non gestisce squadre, le costruisce. Non teme i campioni, li migliora: parlatene con Higuain. Non si arrende: se il bomber spergiuro che aveva appena rilanciato fugge, Sarri cerca un pezzo di ricambio nella sua bottega artigiana, ed ecco che inventa Mertens, ieri al suo 24esimo gol in campionato, il 30esimo nella stagione.

E Sarri è ancora uno dei meno pagati in serie A. Con l’ impronta della precarietà, anche Mertens che alla svolta dei trent’ anni (quanti 30 da festeggiare ieri) sfiora solo il rinnovo del contratto, gli sarà perfezionato a fine mese. Come Insigne, si è scavato nella roccia gli ingaggi del futuro, ma quanta fatica e tanti gol? La fuga di Higuain e l’ infortunio di Milik lasciarono il Napoli sull’ orlo della crisi. Piombarono mercanti senza scrupoli. Offrirono tardoni impresentabili fra gli svincolati. Ora Sarri e Mertens cancellano anche le barriere del pregiudizio: la prima punta deve avere potenza o agilità? Peso o destrezza? Fisicità o intuito?

Per promuovere Mertens al centro dell’ attacco nel 4-3-3 fu ripescato lo spot del “falso nueve”, ma quale falso attaccante, Mertens è l’ evoluzione del ruolo, e sfonda se è raggiunto da triangoli stretti e veloci. Calcio senza memoria, avevano tutti dimenticato gli anni Ottanta, quando il centravanti aveva la perfidia di Paolo Rossi, le acrobazie di Bruno Giordano, il dribbling pungente di “Spillo” Altobelli.

Possibile che un attaccante così ingrigisse anche nella nazionale belga sul ciglio di sinistra? Ha schiodato Mertens anche la partita con il Cagliari, che si è raccolto in serrato 4-4-1-1. Un gol nei primi minuti che non ha suggerito alcuna reazione alla tranquilla formazione sarda, ormai salva. Il Napoli si è intestardito a tirare a fuori, ha esagerato e sprecato. Ma nella ripresa con la seconda azione nell’ area del Cagliari ha raddoppiato. Ed è cominciata la festa: possesso palla, dominio del gioco, ritmi bassi.

Con qualche novità: con Mertens, Insigne e Callejon la squadra non sbandava a sinistra, funzionava anche la catena di destra. Ha ritrovato Hamsik, restituito al suo standard da una settimana di cura personalizzata. Il secondo posto afferrato ieri, esposto al rischio di un ritorno di fiamma della Roma, è ancora tutto da difendere. Ma non si vede all’orizzonte un solo club che possa l’ anno prossimo infastidire la Juve. Già, Sarri non gestisce. Costruisce. A che piano siamo?”.

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