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RETROSCENA – Edo De Laurentiis in ansia, scarica la tensione con Pavoletti. Finale fantozziano

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29 Maggio 2017 12:20 Di redazione
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L’edizione odierna del Mattino racconta gli attimi che hanno preceduto il finale di campionato: “Il Napoli nel frattempo incanta: prima segna Mertens e poi Insigne. Il proprio compito è stato fatto: la Sampdoria non aveva alcuna intenzione di vendere cara la propria pelle. E allora, ecco la vera gara: la rete di De Rossi tramuta il sogno in un piccolo incubo. Non è ancora la carrozza che diventa una zucca, ma poco ci manca.

Tutti, come ai vecchi tempi, sono attaccati alla radiolina e ascoltano la diretta: arriva la rete di De Rossi e la gente di Marassi fa festa neppure come quando segna Quagliarella. Il 2-1 sembra la fine dei giochi, figurarsi. Edo De Laurentiis, il vicepresidente del Napoli, chiede di continuo a Pavoletti che gli sta al fianco quanto manca alla fine.

Un urlo squarcia il silenzio di Marassi quando Lazovic segna il 2-2 all’ 82′. Nessuno resiste all’ emozione. Ecco, il cuore arriva alla gola. Lo staff tecnico seduto al fianco della panchina si alza in piedi e stringe i pugni. Gli altri invece pensano solo alla partita da porta in porto. Nessuna reazione.

Il gemellaggio con il Genoa è l’ ultimo filo a cui si aggrappano i tifosi del Napoli: gli azzurri in campo danno spettacolo, non si fermano un solo secondo. La vera partita è però altrove, è quella di Roma: Lazovic prende il palo, la gente grida al rigore. «C’ è una sola squadra in campo all’ Olimpico, è il Genoa». È un conto alla rovescia.
Meno 5 minuti. Ci sono i cambi, ma tutti sono attorno a chi ha la radio, perché Marassi è senza monitor. C’ è Totti, stava segnando ma qualcuno ha salvato sulla linea.

Il Napoli domina. In certi momenti, sugli spalti sembrano tutti piccolo Fantozzi, tipo Italia-Inghilterra: «Chi ha preso il palo?». Passano i secondi e la speranza cresce col passare dei minuti. Sì, il sorpasso è possibile. Marassi non ha monitor in tribuna stampa e davvero tutti, proprio tutti sono aggrappati alle urla degli spalti. Ed è la Gradinata Sud, al 90′ a far capire che tutto è finito. Alzano le mani al cielo, la Roma ha segnato, il Genoa è in ginocchio”.

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