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RETROSCENA – Savoldi al Napoli, il DS azzurro fu minacciato con una pistola!

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28 Luglio 2017 13:20 Di redazione
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L’edizione odierna del Corriere dello Sport racconta un retroscena inedito sull’acquisto di Savoldi: Ferlaino ed il presidente del Bologna, Conti, avevano firmato una carta intestata come preaccordo in un albergo a Monghidoro. Successivamente, Ferlaino e Conti si rivedono il giorno 9, quando i giornali hanno già sparato la notizia. Presenti al summit anche Janich (ds del Napoli), il diesse del Bologna Montanari e il tecnico rossoblù Pesaola.

Ci si aspetta una rapida chiusura, ma l’affare prende una piega inattesa. “Ci ho ripensato”, dice Conti, adducendo minacce arrivate a lui e alla sua famiglia. Per altri, il vero motivo è nelle pressioni della Juve, che vorrebbe il giocatore. Ferlaino però non è disposto a cedere. “A quel punto – ricorda oggi Janich – il presidente del Bologna assunse un comportamento aggressivo, tanto che Ferlaino mi disse: la carta firmata è nella cassetta di sicurezza dell’albergo, se mi capita qualcosa la prenda lei. Io dissi a Conti: presidente, se non è d’accordo domani si va in federazione e si discute.

Lei stia zitto, mi rispose, accompagnando le parole con un gesto più pesante”. Janich non vorrebbe dire di più, ma il particolare della pistola che balenò sotto la giacca di Conti è stato confermato da altre fonti. “Vabbè, è passato tanto tempo, magari era una pistola giocattolo…”. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1975, dopo ore di tensione, Conti si convince e dà il via libera. L’affare Savoldi rompe gli argini: presto, complice anche la galoppante inflazione di quegli anni, il muro dei due miliardi sarà più volte superato, fino a sgretolarsi nell’indifferenza”.

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