Cavani torna a Napoli, il suo ex collaboratore lo porta in tribunale
Tutto vero: Edinson Cavani torna a Napoli, ma il motivo non ha a che fare col calcio giocato. Come svelato dall’edizione odierna di Cronache di Napoli, infatti, il Matador dovrà presentarsi in Campania al Tribunale del Lavoro il 28 novembre, perchè il suo ex collaboratore Giuseppe Spinosa vuole un risarcimento compreso tra i 90 mila e i 100 mila euro. Il perchè viene lo stesso Spinosa: “Circa due anni fa, dopo tre anni di collaborazione continua, Cavani decise di non avvalersi più delle mie prestazioni. Chiesi spiegazioni, ma l’uruguaiano non ha mai voluto dirmi il perchè del licenziamento. Nel giro di 24 ore mi sono trovato senza lavoro. Eppure eravamo molto legati”.
Spinosa, che cosa contesta a Cavani?
“Contesto il fatto di aver pagato le mie prestazioni in nero e di avermi tolto il lavoro senza una valida motivazione. L’ho chiamato in giudizio soltanto per la parte che mi spetta per i servizi svolti in Italia. Si tratta di una collaborazione di tre anni, 24 ore su 24”.
Quando si è interrotto il rapporto? E, secondo lei, perchè?
“La nostra collaborazione è terminata due anni fa. Cavani non mi ha mai detto il perchè della sua decisione. Credo, però, che abbia deciso di fare a meno di me su pressione esercitata dal fratello Walter Guglielmone e dalla madre Berta. Loro stanno con lui, perchè sono attaccati ai soldi”.
Crede che Cavani si sia fatto contagiare dal successo?
“Sì. Quando giocava nel Napoli era una persona gentile. Affabile. Il nostro rapporto era idilliaco. Io lavoravo col Napoli. Quando ebbi problemi con il club azzurro, Cavani mi chiese di aiutarlo nelle sue faccende. Poi, una volta trasferitosi a Parigi, l’uruguaiano è cambiato. Da quando ha iniziato a guadagnare tutti quei soldi (10 milioni di euro a stagione, ndr), non è più umile come una volta”.
Lei di che cosa si occupava?
“Di tutto. Gli facevo da autista. Gli pagavo le bollette. Prima della separazione, mi occupavo anche della moglie e dei suoi bambini. Per Cavani mi rendevo reperibile 24 ore su 24”.
Fonte: AreaNapoli.it