ADL non ha mai gradito un’imposizione di Sarri sul contratto, se l’è legata al dito!

Già in altre occasioni ADL e Sarri si sono scontrati e quel rapporto, da tutti definito come idilliaco, in realtà non è mai stato così fragile. Come rivela l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, a indebolirlo di più è stata la questione contrattuale, la discussione avuta nella scorsa primavera, dopo la fine del campionato con il secondo posto ed il piazzamento in Champions League. In pratica, il contratto iniziale prevedeva alcune clausole a favore del club, una riguardante anche la facoltà del presidente di decidere se tenersi o meno l’allenatore a ogni fine stagione.

Una condizione che Sarri ha ribaltato a suo favore, ottenendo un contratto normale, senza vincoli, se non quello dei diritti d’immagine, e con un robusto aumento economico, 1,8 milioni a stagione, oltre a una serie di bonus. Il presidente non ha mai gradito l’imposizione del tecnico, se l’è legata al dito e, quando può, non evita di entrare a gamba tesa, creando imbarazzo nell’ambiente.