Allegri: “Per Higuain mi aspetto fischi e applausi, il Napoli può arrivare anche a 90 punti. Su arbitri, Dybala e Madzukic…”

Alla vigilia della calda sfida del San Paolo, Massimiliano Allegri, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa:

In che condizioni sono i calciatori. Cambierai modulo o vuoi giocare ancora con il modulo classico? 
“Per quanto riguarda i giocatori stanno discretamente bene, nel senso che sono rientrati tutti dalle nazionali. Mandzukic ha fatto un  lavoro a parte, Dybala ha fatto parte del lavoro con la squadra e parte fuori dalla squadra. Oggi c’è l’ultimo allenamento e deciderò chi fa scendere in campo”.

Sembra che si vada verso una partita che va oltre lo sport. Il clima va oltre.
“Innanzitutto, la Juventus è abituata a giocare queste partite, soprattutto contro squadre che giocano la partita dell’anno. Domani sarà una partita importante. Sia per noi che per loro. L’importante è che la partita rimanga in un clima di correttezza e soprattutto domani l’Italia sportiva e non sportiva ha una bella chance per dimostrare che abbiamo iniziato un percorso di una cultura sportiva un po’ diversa. Perché saranno due serate di sport –  io metto quella di domani e quella di mercoledì –  dove si affronteranno due squadre, che sono una al primo posto e l’altra al terzo. Quindi io sono pienamente convinto che i tifosi napoletani saranno partecipi in tantissimi allo stadio a sostenere la loro squadra, ma allo stesso tempo daranno un esempio di grande civiltà. Ma come deve essere, non si dovrebbe neanche parlare di queste cose qui. La bellezza è che domani c’è una bellissima partita che tutto il mondo guarderà e noi, chi partecipa da dentro il campo e sugli spalti, deve partecipare con entusiasmo con una voglia che va al di là di quello che poi dirà il risultato finale alla fine”.

All’andata è stata una partita giocata al alti ritmi soprattutto da parte nostra. Si aspetta un atteggiamento particolarmente aggressivo da parte del Napoli soprattutto all’inizio della gara? “Il Napoli sta vivendo un ottimo momento, come la Roma: la Roma può arrivare a 92 punti, il Napoli ha le carte in regola per poter arrivare a 90. Poi per arrivare a vincere il campionato abbiamo ancora bisogno di un bel po’ di vittorie. Per noi domani è una partita importante, non così determinante ai fini del risultato del campionato, però da domani iniziano due mesi che ci portano fino alla fine della stagione, due mesi importanti, soprattutto il mese di aprile, dove ci giochiamo gran parte del campionato, la Coppa Italia – perché mercoledì sappiamo se arriveremo in finale o meno – e la Champions League”.

Dybala era partito con questa leggera contrattura, è rimasto fermo e non ha mai giocato. L’eventuale problema può essere la condizione approssimativa o non volerlo rischiare visto che c’è un mese fondamentale? “Mah, tutte e due: uno non rischiare e due la condizione. È tornato che ha fatto pochi allenamenti, non è in cattiva condizione, ma sicuramente non è in una condizione ottimale. Quindi oggi dovrò valutare e poi dovrò decidere, visto che poi abbiamo una partita mercoledì, e abbiamo poi tante partite. Poi, anche se non dovesse giocare Dybala, gli altri stanno tutti bene, soprattutto quelli che hanno lavorato qui, hanno fatto un buon lavoro e hanno migliorato anche la condizione fisica. Mandzukic ha il problema dell’infiammazione al ginocchio, oggi valuto e poi vediamo”.

Se non dovesse giocare Dybala, a questo punto cambierebbe anche il sistema in campo domani sera? Come mai avete deciso di rientrare a Torino e non di fermarvi a Napoli? A volte si dice che i viaggi possono logorare…
“È una trasferta normale, quì abbiamo tutte le comodità per preparare la partita di mercoledì, e poi devo vedere come va la partita di domani, e poi in funzione di come va la partita di domani, decidere anche per mercoledì. Vorrei fare l’in bocca al lupo a Pjaca che credo che quest’anno sia stato abbastanza sfortunato: prima con la frattura, micro-frattura, al perone, poi questo grave infortunio che lo terrà lontano dai campi di calcio per un po’ di tempo”.

Queste due partite possono dire qualcosa in più sul valore di Higuain? “Non è che queste due partite decidono qual è il valore di Gonzalo. Sono due partite importanti. È normale, è inutile nascondersi: è un giocatore che è stato tre anni a Napoli, ha fatto tanto, è stato amato, è venuto via, ha fatto una scelta professionale, e credo che vada rispettato per quello. Poi è normale che i tifosi napoletani, quando sono in campo, prima lo applaudiranno, e poi lo fischieranno, perché lui gioca per la Juventus, e loro tifanno per il Napoli. Credo sia una cosa molto normale. Però lui è molto sereno. Poi tra l’altro, è rientrato dalla nazionale prima, dopo la squalifica, ha fatto una buona settimana di lavoro, e direi che sta riprendendo una buona condizione”.

Nella sosta siete incontrati con la società per programmare la prossima stagione? “Assolutamente no, non ci siamo incontrati. Ci siamo presi un po’ di vacanza, anche perché, tra l’altro è un periodo molto intenso, e ora ne abbiamo un altro intenso. Avremo il tempo per farlo tranquillamente e serenamente”.

Visto che il Napoli gioca con tre punte veloci in avanti, quanto può essere indicativa la partita di domani in vista di quella col Barcellona? “È un test importante, noi ci dobbiamo preparare sia per il Napoli, ma anche per le altre partite future. Non è che domani finisce il campionato e finisce la stagione mercoledì, abbiamo il Barcellona, ma al Barcellona penseremo più avanti. In questo momento bisogna pensare solamente a Napoli, altrimenti ci facciamo distogliere e perdiamo concentrazione”.

Nell’ultimo mese si è passati dalle polemiche sugli arbitri a quelle sul rientro dei giocatori dalle nazionali, poi alle dichiarazioni accese di sindaci e onorevoli. Tutto questo clima può essere uno stimolo in più per la squadra? “Lo stimolo della squadra e quello che domani noi abbiamo tre punti da prendere, perché attraverso Napoli può passare il campionato. E soprattutto dopo la trasferta di domani rimangono otto partite di cui ne abbiamo quattro in casa e quattro fuori. Per quanto riguarda le altre cose, credo che in Italia si viva sulla polemica, e non si esalti mai quello che viene fatto o non si gode mai il momento. Si pensa sempre a quello che può succedere, alla polemica, si trovano sempre le scuse, si dà sempre la colpa gli altri, invece io credo che bisogna guardare un po’ più in casa, senza stare a guardare fuori”.

L’allenatore cosa detto in questa settimana particolare a un giocatore come Higuain? Ritiene questa partita la resa dei conti tra due che rappresentano presente e futuro del calcio italiano? Oppure questa partita come quella con la Roma conta di meno in chiave scudetto? “Sicuramente, quella con la Roma è quella col Napoli sono  le partite che contano meno, perché sono scontri diretti e negli scontri diretti può succedere di tutto; le altre invece bisogna vincerle e vincendo con le altre arriveremo a meta. Questo credo sia abbastanza semplice. Su Higuain, non ci ho neanche parlato, non gli ho detto niente, ma in questi momenti non c’è da dire niente. Domani è una partita importante, la partita tra la prima del campionato e la terza, Quindi noi ci dobbiamo preparare a giocare una grande partita, sotto l’aspetto fisico, tecnico, sapendo di affrontare una squadra importante. Abbiamo 95 minuti, ci sono 95 minuti per portare a casa un risultato importante, quindi bisogna avere una grande forza interiore, e soprattutto l’aspetto psicologico domani è fondamentale. Niente di tutto quello che succederà e di quello che viene detto ci deve colpire e scalfire, assolutamente niente. Bisogna essere sereni, belli come il sole, e fare una partita in totale serenità”.

Callejon in questa stagione contro di voi ha realizzato due gol. L’avete studiato ulteriormente e avete preparato qualcosa di specifico? “La gabbia non la faccio, la faccio quest’estate con i miei amici a Livorno, gabbia non ne faccio. La gabbia dei matti all’una, quella la faccio questa estate, infatti mi sto preparando. Ormai col Napoli ci abbiamo giocato l’anno scorso, ci abbiamo giocato quest’anno, i movimenti sono sempre gli stessi. Sarri ha cambiato qualcosa, tra l’altro il Napoli gioca molto bene, senza Higuain e senza Milik, senza un centravanti di riferimento, gioca un po’ in modo diverso. Però è un giocatore micidiale, perché gioca le partite a nascondino, soprattutto quando è vicino all’area. Quindi bisogna essere molto bravi”.

C’è la possibilità di vedere Barzagli, Bonucci e Chiellini dal primo minuto? A centrocampo potremmo vedere Marchisio titolare? “Dispiace non accontentarvi, oggi li vedo, ieri hanno fatto un buon allenamento, l’altro giorno uguale, però ho queste defezioni, tra Mandzukic e Dybala, lì poi decido chi far scendere in campo. Però dopo oggi avrò le idee molto più chiare, anche perché dopo non ci sono più allenamenti e poi si parte. E bisogna giocare”.

Fonte – Tuttojuve