[AN] – Bergomi: “I napoletani devono crederci! Li feci spaventare. Mauro, Bagni e la camera da letto…”

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Giuseppe Bergomi ha parlato a Si gonfia la rete, su Radio CRCGiocavo nell’Inter quando a Napoli arrivò Diego Armando Maradona. Li feci spaventare io con un gol a Milano (ride, ndr). Difficile fare paragoni a tanti anni di distanza, campionati e squadre erano strutturati diversamente. Arbitri? Ce ne sono di esperti e meno esperti. Ho parlato due volte con Gianluca Rocchi, per il fallo di mano di Kostas Manolas nel derby di Roma e per il rigore in Inter-Lazio. Rocchi mi ha risposto: ‘Ringrazio tutta la volta il VAR‘, perché non li aveva visti. Un arbitro giovane, magari, la pensa diversamente. Io sono sempre stato po-VAR, mentre Massimo Mauro è contrario sin dall’inizio”.

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“Mi faccio delle domande e capisco che esistono delle criticità. Il protocollo va migliorato, ma siamo al primo anno di sperimentazione. Indietro non si torna, però dobbiamo essere più chiari e far capire alla gente come funziona il tutto. Ricordiamoci che c’è sempre un uomo che decide. Scudetto già deciso? No, è ancora tutto aperto. La mazzata tremenda del gol di Paulo Dybala e della sconfitta contro la Roma ci può stare, ma si è perso per delle circostanze. Ci si può riprendere. In passato la Juve aveva vantaggi da amministrare, mentre ora può perdere energie. Io ci credo, i napoletani ci devono credere. Lo scontro diretto c’è ancora. Il calcio è liquido. So che ho sbagliato a dire che il Milan produce il miglior gioco, però gioca bene. Dobbiamo essere grati al Napoli, sta tenendo vivo il campionato. Lo dico con il cuore. Quando c’è da commentare il Napoli, siamo tutti felici: sai che la gara non sarà mai piatta. L’Inter è una squadra fisica, e contro le squadre fisiche il Napoli fa sempre un po’ di fatica. Il mio gol contro il Napoli? Salvatore Bagni mise la gamba per fermarmi, ma non ci riuscì. Due anni a dormire nella stessa camera, quando era a Milano. Salutatemelo…”.

fonte: areanapoli.it (Bergomi: “I napoletani devono crederci! Li feci spaventare. Mauro, Bagni e la camera da letto…”)