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[AN] – IL ROMA – Sarri parla di Scudetto nello spogliatoio. Ieri un solo errore, ma nell’abbigliamento

15 Ottobre 2017 11:10 Di redazione
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Non si scompone Sarri. Resta l’uomo di sempre, già proiettato al prossimo futuro, nonostante la presa di Roma che vale, in termini di classifica, un più cinque sulla Juventus. Una prima fuga, per quello che può contare. Importante per l’ambiente, pleonastica e poco significativa per il tecnico che continua a badare al sodo, tenendo i piedi ben saldi sul pianeta terra. Guai a scomporsi, guai a cullarsi sulle otto vittorie su otto in campionato. Sono numeri da capogiro che non fanno però perdere l’orientamento all’allenatore azzurro, sì consapevole della forza del suo gruppo ma conscio che al traguardo manca ancora tanto, troppo per farsi condizionare e contagiare dall’entusiasmo imperante del dopo Roma. Toccherà a lui, ora, vestire i panni del pompiere per non rovinare quanto di buono e di bello fatto fin qui. Troppo facile (e rischioso) cedere agli entusiasmi.

SARRI KO. L’unica concessione, Sarri, l’ha fatta al primo freddo stagionale. Il suo unico errore lo ha fatto nell’abbigliamento. I quindici gradi dell’Olimpico (affrontati a mezze maniche) lo hanno colto alla sprovvista. A fine partita, infatti, è sopraggiunta una lieve forma influenzale che gli ha impedito di presentarsi dinanzi a microfoni e telecamere. C’era grande attesa per le sue dichiarazioni anche se, con ogni probabilità, non si sarebbero distaccate dall’ormai noto profilo del personaggio, imperturbabile a fronte dei continui successi della sua squadra. La versione mediatica è nota ai più, meno quella umana. Ma è facile immaginare che in cuor suo, Sarri, nonostante le smentite di rito, assolutamente dovute e giustificate, creda fermamente alla possibilità di correre per il terzo scudetto, fino a conquistarlo. Lo Scudett è un obiettivo, nonostante la storia del monte ingaggi, indubbiamente vera ma nessuno meglio di lui sa che nel calcio i soldi non sono tutto.

L’UOMO IN PIÙ. Il suo Napoli non è la squadra più forte in termini di ricavi e di investimenti ma lo è sul piano del gioco, su quello della convinzione e (vivaddio!) anche su quello della personalità. La cosiddetta mentalità vincente, cercata invano negli anni passati, è l’elemento di novità più importante di questa nuova stagione, è ciò che alimenta e giustifica il sogno che, successo dopo successo, rischia di trasformarsi in obiettivo concreto e raggiungibile. I giocatori hanno già detto la loro, non nascondendosi, parlando apertamente di scudetto perchè sanno che quest’anno, tanto per citare la frase più in voga del momento, può (anzi deve) essere l’anno buono, per tutta una serie di ragioni intrinseche.

DOTTOR JEKYLL E MR HYDE. Lo sa anche Sarri che nel chiuso dello spogliatoio ne parla apertamente, fungendo da stimolo e non da freno nelle segrete stanze di Castelvolturno. L’esterno è altro, racconta la necessità di frenare gli entusiasmi, di arginare (per quanto possibile) un’onda azzurra già arrivata a livelli di allerta. Pompiere e incendiario, una duplice veste che fa del tosconapoletano il saggio di cui il Napoli ha bisogno in questo preciso momento storico. Non c’è solamente il bel gioco, non ci sono soltanto i punti conquistati e le vittorie ottenute. Per arrivare in fondo serve tutta l’esperienza di campo (e di vita) dell’uomo Sarri.

Fonte: Il Roma

fonte: areanapoli.it (IL ROMA – Sarri parla di Scudetto nello spogliatoio. Ieri un solo errore, ma nell’abbigliamento)

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