Ultimo aggiornamento mercoledì, 06 Novembre 2024 - 18:25

“Assegnò un rigore al Napoli, si sentirono colpi di pistola e l’arbitro finse di essere morto”

News
16 Settembre 2017 21:43 Di redazione
2'

In vista del derby di domani con il Benevento, l’edizione odierna del Mattino, in un approfondimento firmato da Mimmo Carratelli, evidenzia altri match più turbolenti ripercorrendo alcune tappe storiche: “Il derby con la Salernitana è stato sempre segnato da un clima aspro per l’eterno spirito di rivalsa di Salerno, tenace nel tenersi fuori dalla soggezione napoletana, contestandola in ogni modo e sintetizzando il confronto col detto «se Salerno avesse il porto, Napoli sarebbe morto». I soli due campionati in serie A della Salernitana hanno ridotto i confronti che sono stati in totale 24, soprattutto in serie B e Coppa Italia, con 10 vittorie azzurre, 11 pareggi e 3 vittorie granata. Nel 1945, tempo di guerra, campionati sospesi, l’Italia spaccata in due, si giocò un campionato campano. L’ 11 marzo 1945, per Salernitana e Napoli fu il primo derby allo Stadio Comunale non ancora intitolato a Donato Vestuti, giornalista ebolitano che fondò una delle prime squadre di calcio a Salerno. Con le tribune già in ebollizione, l’arbitro nolano Demetrio Stampacchia assegnò un dubbio calcio di rigore al Napoli. Mancavano dieci minuti alla fine (1-1). Fu un pugilato generale. Qualcuno udì anche colpi di pistola. Stampacchia si sdraiò sul prato fingendosi morto e i tifosi delle due parti smisero di picchiarsi, la gara fu sospesa. Le sfide fra le due squadre non hanno mai registrato un clima sereno”.

LEGGI COMMENTI