Auriemma: “Nella trappola dello Shakhtar capiremo se il Napoli sa soffrire”
Ecco uno stralcio dell’editoriale di Raffaele Auriemma sulle pagine del Corriere dello Sport: “A nessuno piace soffrire, purché non sia una scelta, un prodotto della psiche da associarsi al valore del talento. Il Napoli è un po’ così, una squadra tanto sfavillante nel modo di giocare, quanto avvezza al dolore che sta sopportando di recente nel non riuscire ad esprimersi compiutamente secondo i propri canoni tattici. Eppure ha sempre prevalso, dimostrando una crescita sconosciuta in precedenza. Eppure ha vinto, riuscendo a gestire i (lunghi) momenti di “sofferenza” agonistica e tecnica.
Sarri il primo firmatario del silente accordo e poi via via tutti gli altri, da Reina a scendere giù, in quello spogliatoio che sprizza energia e coscienza di superiorità, in attesa che possa anche profumare di gloria. Il Napoli non teme nessuno e sa di incutere timore nelle avversarie italiane ed europee. Perché non c’è un solo protagonista del globo pallonaro, che non si sia lasciato andare a commenti entusiastici dopo aver seguito una partita degli azzurri. “La bellezza salverà il mondo”, affermava il principe Miškin nell’Idiota di Fedor Dostoevskij, e si spera che la stessa bellezza permetta ora al Napoli di conquistare anche l’Europa.
Il girone comincerà domani a Charkiv, città popolosa a pochi chilometri dal confine russo e già centro industriale per la produzione dei mezzi militari dell’Armata Rossa ai tempi dell’Unione Sovietica. Una trappola per i palati raffinati, non per il Napoli che ha allenato il proprio udito ai cingoli striduli dei tacchetti sulle scarpe dello Shakhtar”.