Callejon: “Noi l’anti Juve! Napoli mi ha cambiato la vita. Insigne il più forte. Evitiamo il Nizza”

Josè Callejon ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine del Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato: In questa stagione in cui tutti stanno lì a darvi dell’anti-Juve «Ci prendiamo questo ruolo e ce lo teniamo, senza preoccuparci. Pensiamo di essere una grande squadra, in grado di fare cose grosse».

Ad esempio? Ne dica una….

«Noi ricominciamo dai 48 punti del girone di ritorno dell’ultimo campionato, quando abbiamo dimostrato di essere arrivati dove forse in pochi pensavano si potesse. Siamo molto vicini alla Juventus, li sentiamo. Poi è chiaro che per vincere servono tanti piccoli particolari, che le difficoltà non mancheranno»

Se dico Champions

«Penso al Real alla mia giovinezza, quella è stata casa mia. Ma anche alle due partite di Champions: mi piacerebbe rigiocarne almeno una, scegliete voi quale – quella d’andata, quella del ritorno – perché è rimasto qualcosa di incompiuto. Poi magari le perdi di nuovo, ci sta, ma la fortuna, in alcuni istanti decisivi, non c’è stata di aiuto. Magari va a fi­nire che ci ricapitano ancora e sarà sempre bello».

Prima, però…

«Abbiamo il preliminare e dal sorteggio, se fosse possibile eviterei volentieri il Nizza. Sappiamo che sarà un momento-chiave, noi della Champions League non possiamo fare a meno, non vogliamo fare a meno, per noi è un appuntamento irrinunciabile»

104, 104, 106, 107.Sa cosa sono

«Segniamo tanto perché abbiamo un tridente che è fortissimo. Io non so quanti ne abbiano di più diabolici. Viaggiamo su questi ritmi, ormai, da quattro stagioni. Ma abbiamo altre sorprese, perché siamo nati per attaccare, il nostro calcio è divertimento, è allegria».

Il calciatore che l’ha stupito di più?

«Insigne, perché è diventato il calciatore italiano più bravo. Ha avuto una evoluzione impressionate e sospetto che sia in grado di migliorarsi ancora. Per me Insigne è enorme».

Sul mercato le concorrenti si stanno rinforzando

«Il Milan ha fatto acquisti eclatanti e va inserita tra le protagoniste del prossimo campionato. La Roma aveva già i requisiti per esserlo e però anche l’Inter. E la Juventus pure ha cambiato. Vanno considerati come i favoriti. Ma hanno perso Bonucci, che a me piace tanto e che nel suo ruolo, va detto, è fortissimo, tra i migliori in circolazione».

Voi siete rimasti gli stessi. «Mi sembra un bel vantaggio. Ci conosciamo, sappiamo quello che vuole il mister, quello che siamo in grado di dare e dove possiamo ulteriormente perfezionarci. I sincronismi delle ultime due stagioni con Sarri ormai li mandiamo a memoria e qualcosa di diverso introdurremo».

Sta per cominciare un anno importante

«Abbiamo voglia di regalare qualcosa d’importante a noi stessi ed alla città. E poi, se posso consentirmelo, provo anche ad andare ai Mondiali: non è facile, ma tento»

Napoli le piace?

«Questa città mi ha cambiato la vita, dentro e fuori dal campo: qui sono nate le mie due bambine, penso l’aspetto più emozionante sotto il pro­filo umano. Come calciatore, comincio a farmi vecchietto, qualche capello bianco però sempre tanta fame, quella che abbiamo tutti noi. Sono arrivato che giocavo poco nel Real Madrid e qui ho trovato tanto spazio. Abbiamo vinto pure qualcosa, ma non ci basta».

E poi c’è Callejon che, come ha detto Massimiliano Allegri, tecnico dei bianconeri, gioca a nascondino…. «Vero, definizione che mi è piaciuta e della quale lo ringrazio. E’ il mio modo di essere e un po’ riflette il calcio di Sarri. M’è andata bene anche con l’Atletico Madrid, nella prima dell’Audi Cup, in un pomeriggio in cui non c’era un filo di vento e ad un certo punto non si respirava più».

Scelga il gol più bello della premiata ditta José Maria Callejon. «Io ricordo quello sbagliato con l’Atalanta, tre anni fa: ancora mi sto chiedendo come è successo?»

Insaziabile. «Sta per cominciare un anno importante: abbiamo voglia di regalare qualcosa d’importante a noi stessi ed alla città. E poi, se posso consentirmelo, provo anche ad andare ai Mondiali: non è facile, ma tento».

Deve chiedere il permesso ad Insigne: a inizio settembre c’è Spagna-Italia, decisiva verso la Russia. «Speriamo di batterlo».

Curiosità: ma un erede? «Ci ha pensato mio fratello-gemello, che ne ha due. Io e mia moglie facciamo solo… femmine»