C’è l’ok di Reina al PSG, ma il Napoli fa muro: ADL non vuole sapere niente!
Come evidenzia l’edizione odierna del Mattino, il Psg insiste per Reina e ieri ha fatto pervenire l’ offerta al Napoli, dopo averla formulata mercoledì attraverso il suo entourage: sei milioni (cinque più uno di bonus) più il prestito di un portiere tra Areola, 24 anni, francese di origini filippine che ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili transalpine e Trapp, 27 anni, estremo difensore tedesco, una presenza con la nazionale nell’ amichevole contro l’ Inghilterra.
E il Psg ha praticamente ottenuto il gradimento di Pepe al trasferimento: per lui è arrivata una offerta molto allettante di 3.5 milioni per tre anni con opzione sul terzo. Una di quelle offerte irrinunciabili, oltre che una prospettiva di giocare in uno dei club più importanti al mondo. E la tentazione per Reina è di quelle molto forti, tant’ è che ieri è trapelato il suo assenso per l’ operazione.
Ma il Napoli continua a fare muro e non ne vuol sapere di lasciar andare via il suo portiere: Reina per il club azzurro è incedibile e resta fino alla scadenza del contratto nel 2018. E poi l’ entità economica dell’ offerta e la contropartita tecnica messe sul tavolo dal Psg non sono ritenute adeguate per il Napoli: basi sulle quali la trattativa si è bloccata in partenza. Ma intanto il Psg spinge e ha fretta di chiudere a breve l’ operazione, attende una risposta entro stasera anche perché essendo disposto a dare via uno tra Trapp e Areola significa che punta su Reina titolare per questa stagione.
Per il club azzurro la strategia non cambia: Reina rimane fino alla scadenza del contratto (e non ci sarà rinnovo perché le parti dal primo momento sono state molti distanti con la vecchia offerta del Napoli più bassa rispetto a quella attuale del Psg) ma è chiaro che la situazione resterà calda in questi ultimi giorni di mercato. Il Psg infatti potrebbe anche decidere di aumentare in maniera consistente l’ offerta e il Napoli a quel punto potrebbe decidere di prenderla in considerazione per trattare. Ma è evidente che oltre alla scelta tecnica di puntare su di lui, confermata da Sarri che lo vede come interprete ideale per il suo tipo di calcio, pesa il fatto che c’ è la difficoltà oggettiva a prendere un altro portiere di livello a sette giorni dalla fine del mercato.