Da Ciro Mertens a Dries il fenomeno, caro ADL ora c’è un obbligo: l’Higuain bis sarebbe assurdo!
L’approdo in azzurro – Quando arrivò a Napoli nell’estate del 2013 sotto la nuova guida di Rafa Benitez era poco più di un prospetto interessante che aveva colpito l’interesse dello scouting di Bigon giocando con il PSV. Dopo alcune stagioni in azzurro in cui si è alternato con Lorenzo Insigne sull’out sinistro ha trovato il suo massimo rendimento in posizione di attaccante centrale, quando per necessità, ha sostituito Arek Milik.
Cambio procuratore – Oltre al cambio di ruolo, Mertens ha pensato di cambiare anche gli agenti che ne curano gli interessi e mentre prima dell’esplosione le parti erano molto vicine, oggi il valore di Dries è cresciuto notevolmente ed i suoi nuovi procuratori hanno cominciato a sfruttare le sue prestazioni per fare richieste sempre maggiori al club azzurro.
Il Club – come già successo in passato con altri calciatori si è fatto trovare un po’ impreparato nella programmazione del rinnovo ed ora si trova a gestire una patata bollente che rischia di scottare le mani a fine stagione. Il Napoli è alla finestra ed attende che la stagione finisca per stabilire il reale livello a cui si assesterà il calciatore per poi cercare di trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti.
Progetto tecnico – Dopo appena un anno dalla cessione di Higuain, perdere anche Mertens sarebbe uno smacco pesante per De Laurentiis che mostrerebbe definitivamente segnali di debolezza assoluta. Dopo l’addio a Lavezzi, Cavani e Higuain in questo caso non si potrebbe parlare ancora una volta di tradimento visto che il belga non finirebbe alla Juventus. Il calciatore, dal canto suo, potrebbe decidere di restare perché completamente integrato in una realtà sia dal punto di vista tecnico che sociale. A Napoli è ormai diventato un idolo di buona parte della tifoseria e si è ben integrato nel progetto tecnico dell’allenatore grazie al contributo di compagni di squadra con i quali si intende alla perfezione. In altre squadre non sarebbe mica certo di trovare calciatori come Insigne e Callejon con i quali gioca ormai a memoria potrebbe avere difficoltà a partire da punta centrale qualora si ritrovasse a giocare con altri interpreti. Insomma il presidente dovrà fare di tutto per blindare uno che fondamentalmente vorrebbe restare. Le parti sembrano distanti ma, in fondo sono molto vicine, se non per una questione di natura economica.
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