Corbo attacca: “Rog da quale asilo arriva? Sarri ci dica la verità!”

La terza sbandata lascia una domanda scomoda. Ma gli acquisti da 128 milioni rimarcati da De Laurentiis nel suo tweet della Cina sono stati graditi, giusti o inutili? L’allenatore non ha mai risposto. Era l’unico dubbio da chiarire nella formale conferenza di venerdì scorso, ma i temi sono stati altri.

Il presidente voleva smentire voci di dissenso con l’allenatore, Sarri era invece costretto ancora una volta a rettificare una frase incauta, diventata poi deflagrante: dire che la Juventus sia di un’altra categoria è un boomerang. Appare come una resa. Non interessa niente di quella conferenza: è stato tempo perso. Che De Laurentiis non condivida le idee del suo allenatore o che lo ami alla follia conta poco, forse nulla.

Che Sarri non voglia piegarsi alla Juve ma sfidarla petto in fuori, fa lo stesso. Non contano le parole, ma i risultati, finora perversi. La falsa partenza del Napoli, un punto su 9 tra Genoa, Atalanta e Roma, va in qualche modo spiegata. Il primo elemento di una corretta analisi è questo: dopo la fuga clandestina del bomber spergiuro, i soldi sono stati investiti in acquisti condivisi? Ed ancora: perché non si sono integrati il vecchio e nuovo Napoli?

Possibile che El Kaddouri escluso dalla lista Uefa sia da preferire a Giaccherini per dare il cambio a Callejòn in asfissia? C’è da credere che Diawara non sia in grado di sostituire l’esausto Jorginho? Zielinski non merita che pochi minuti? E Rog, visto che si parla sempre di «ragazzi troppo giovani», da quale asilo arriva?

Che De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli siano stati lenti sul mercato, è nelle cronache. Che gli acquisti siano arrivati tardi, è nelle date. Che Gabbiadini sia stato trattenuto contro ogni logica, che il partner di Milik dovesse avere caratteristiche diverse: solo argomenti suggestivi. Ma si può sapere se Sarri era d’accordo su quei nomi, se li ha richiesti o subìti, se ha tentato di mettere i nuovi insieme ai vecchi in una diversa idea di gioco, se intende inserirli prima che da «ragazzi troppo giovani» diventino anziani da gerontocomio?

Juric, Gasperini e poi Spalletti si sono presi gioco del Napoli, bloccandone i punti vitali. La Roma aveva difesa a 3 in fase attiva, a 4 quando si difendeva. Florenzi è stato ambivalente sulla fascia migliore del Napoli, la sinistra, come lo fu Bernardeschi in Napoli-Fiorentina sulla destra.

Questo è un rischio che Insigne, Gabbiadini e Callejòn non hanno sfruttato, con ripartenze veloci potevano giocare tre contro tre, uno contro uno. Il Napoli bloccato nelle fonti di gioco stentava a ripartire, ricorderete i passaggi indietro. La Champions offre una opportunità mercoledì, spazzare i malumori. Ma in campionato Sarri dovrà cambiare, ha esperienza e capacità per dare finalmente formula ed energie nuove.

di Antonio Corbo – La Repubblica-Napoli