Corbo: “Napoli-Juve in 10 clic. Chi dice che ADL è avaro? Con l’assegno da 34 milioni, Giuntoli…”

Ecco l’editoriale di Antonio Corbo, apparso stamane sulle pagine de La Repubblica: “È un nuovo Napoli sulle piste della Juve. In un confronto virtuale, è l’ unico, credibile sfidante per lo scudetto 2018. Ha tre elementi di forza in più. La maturità di Insigne che si candida come il miglior giocatore italiano del campionato, ritenendo Dybala il primo degli stranieri. La metamorfosi di Sarri, finalmente orientato a cambiare tre, quattro giocatori a partita nel più razionale dei turn-over. Il contropiede folgorante: il secondo gol di Verona dimostra che il Napoli ha più temi tattici, non sa esercitare solo pressing alto e pressione. Napoli e Juve si equivalgono anche nelle imperfezioni, vediamo perché in dieci clic.

1) Insigne può essere la grande novità dell’ anno. Delle sue risorse tecniche si sapeva tutto. C’ è di più. Verona gli riconosce quanto ha già mostrato in primavera. Alla velocità aggiunge ora la resistenza. Il tratto che mancava a lui e oggi lo completa. Riflette la bravura di chi lo guida, ma anche il suo spirito di sacrificio negli allenamenti differenziati. Nel contropiede stacca Ferrari e ne ostacola il recupero con la perfidia dei grandi attaccanti. È l’ anno del confronto Insigne-Dybala.

2) Sarri è disposto a cambiare formazione. Alternerà tre, quattro giocatori. Si è già allargato il giro. Agli intoccabili, si aggiunge Diawara che dopo Verona prevale su Jorginho, ma anche Zielinski, Rog, Chiriches in alternativa ad Albiol. Presto si inserirà Ounas. A Verona è stato preferito Giaccherini nel cambio con Callejon. Con il Verona in risalita sarebbe stato forse opportuno Rog per tamponare a destra. Ma Giaccherini merita qualche carezza.

3) In precampionato e nel preliminare di Champions, il Napoli ha compresso gli avversari con il possesso palla. Grande fatica fisica e fatica mentale. E numero di gol inferiore al volume del gioco. La fulminea ripartenza con il più cinico Insigne ha invece chiuso la partita. È un interessante espediente per smorzare le prevedibili fiammate del Nizza.

4) Milik è un’ alternativa tattica. Vale un modulo in più. Certo, Mertens è musica quando entra, ma Milik con la forza dei suoi anni verdi è il futuro del Napoli in un calcio che esclude i club italiani medio-alti dai mercati.
Si registrano solo cifre folli.

5) Ounas è il ricambio che mancava per Callejon.

6) Napoli e Juve hanno un alto potenziale d’ attacco. Tre gol ciascuno all’ inizio. Allegri punta su molti elementi con forte vocazione offensiva. Da destra, Quadrado, Higuain, Dybala, Mandzukic. Ma non ha abbastanza filtro: Pjanic e Marchisio. Khedira e Matuidi sono eccellenti ricambi ma la struttura a 2 rischia comunque qualche squilibrio.

7) Gli stessi timori, ma diversi, per il Napoli. Il centrocampo regge bene. Diawara è il gigante che ha nascosto anche gli affanni di Hamsik. Ma la difesa sbanda a destra, lo rivela bene l’ azione del rigore provocato da un annebbiato Hysaj, poi espulso.

8) Sarri promise a luglio un test per Tonelli e Maximovic a destra. Sono costati oltre 30 milioni. Spariti dal radar. Chi dice che De Laurentiis è avaro?

9) La Juve è in copertina con Buffon, ma Reina mostra affidabilità dopo un luglio tempestoso.

10) Superando il preliminare domani a Nizza, il Napoli stacca il primo assegno Uefa da 34 milioni. Giuntoli è molto abile. Ha pescato Ounas per meno di 10, una soluzione per la difesa può trovarla, forse aspetta solo un cenno del presidente.