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Crack Milik, ecco come cambia il Napoli: due idee, Sarri fuma nervosamente

Campionato
10 Ottobre 2016 17:20 Di redazione
4'

Da Higuain a Milik, da Milik a Gabbiadini: Ci piacerebbe esclamare…: sta ca*** e matematica! Ma è possibile che dopo un anno il Napoli si ritrovi, causa gli infortuni patiti in Nazionale con un attaccante in meno, anzi due?

Forse qualche idea più chiara nel mercato estivo avrebbe evitato a Sarri un bel po’ di sigarette e qualche gastroprotettore in meno.Tra Maurizio ed il sobrio Gabbiadini non è mai scoccata la scintilla perchè tatticamente l’allenatore lo vede in un ruolo che non sembra essergli congeniale ed allora, vuoi per la presenza del mostruoso Higuain, vuoi per l’esplosione di Milik, Manolo ha trovato sempre poco spazio.

Possibili scenari – messa da parte la possibilità dello svincolato, non del tutto percorribile sia per i tempi di utilizzo che per le potenzialità che offre il mercato, trovare calciatori già pronti di questi tempi è cosa rara, c’è da trovare la soluzione fai da te: cambio di modulo o adattamento di Mertens nel ruolo di prima punta? E’ innegabile che la prima scelta che Sarri farà sarà quella di affidare all’attaccante di Calcinate le responsabilità del gioco offensivo della squadra. La stagione resta comunque lunga e le insidie possono trovarsi dietro l’angolo.

Piano B – Se prima ce n’era bisogno, ora diventa una necessità imprescindibile. Allora il tecnico di Figline guardandosi alle spalle deve riflettere sulla rosa. Dries Mertens ha mostrato un certo feeling con il gol ed in qualche occasione in Nazionale ha già ricoperto il ruolo del “falso” centravanti. Nel gioco di Sarri, però, ci deve essere un calciatore che sappia tessere il gioco a partire dal centrocampo, l’anello di congiunzione che in molti casi lo scorso anno è stato Higuain cosa che Gabbiadini non ha nelle sue caratteristiche. Per ricoprire quest’incarico i calciatori in questione possono essere tre: Hamsik, Zielinski e Rog.

 Napoli con il 4-3-3                                 Napoli 4 – 3 – 2 – 1

14627729_10211119182246161_426969327_n       14608165_10211119182326163_580867984_n

 

Moduli: riferendoci ai numeri con i quali è possibile schierare gli uomini in campo si potrebbe pensare al classico 4 – 3 – 3 oppure al 4 – 3 – 2- 1 più che al trequartista dietro le due punte (4-3-1-2). Nel primo caso le variabili potrebbero essere Gabbiadini al centro dell’attacco, con Mertens possibile sostituto, ed Insigne o Mertens e Callejon esterni che riescano a costruire di più sulla trequarti. Mertens sembra anche più adatto a portare palla centralmente con le sue percussioni che spesso portano l’ultimo uomo difensivo all’atterramento al limite dell’area. Un’altra ipotesi percorribile, anche piuttosto affascinante, riguarda la possibilità di cambiare finalmente il modulo e schierare uomini molto bravi nel giocare con il pallone. Di sicuro non si può prescindere da Zielinski ed Hamsik ed allora si potrebbe mettere dentro il centrocampista polacco ed avanzare il capitano a formare il tridente ad albero di Natale con Callejon e con Gabbiadini o Mertens come terminali offensivi.

Questa mossa risponderebbe ad una doppia necessità, da un lato dare quel pizzico di imprevedibilità più volte richiesto a questa squadra, dall’altro potrebbe offrire maggiori garanzie di gioco e maggiori opportunità di rotazione degli uomini. Poi ci sarebbeto Rog, Insigne Giaccherini tutti pronti a subentrare nei due calciatori dietro la punta.Mai come quest’anno, dunque, la rosa a parte il terminale offensivo, sembra veramente competitiva. Starà alle capacità di Sarri sfruttarla nel modo migliore sperando di sovvertire gli antichi proverbi e che il “tanto fumo (di sigaretta) riesca anche a produrre, per una volta, molto arrosto”.

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