De Guzman: “In Italia nessuno come il Napoli, gioco di Sarri essenza del calcio! Ho litigato con Giuntoli, vi racconto”

Jonathan De Guzman, giocatore di proprietà del Napoli in prestito al Chievo Verona, ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de La Repubblica. Ecco alcuni stralci: Nel 2014, dopo il Mondiale, lei è approdato al Napoli. «Mi sono ambientato subito. Il clima, il mare, la cultura del cibo, i tifosi che ti riconoscono per strada. Ho imparato il dialetto, cose che non posso ripetere. Con Benitez ho giocato fino a marzo, poi è cominciato il calvario della pubalgia. Ho provato di tutto: dieta, consulto in Olanda, iniezioni di cortisone, ma il dolore non passava mai. Ho rifiutato il trasferimento al Bournemouth, non ero guarito, sarebbe stato inutile. Giuntoli l’ha presa male, abbiamo litigato, ma lo capisco, lui faceva il suo lavoro. Mi sono operato e sono andato al Carpi».

Dopo il prestito al Chievo, pensa di tornare al Napoli? «Non c’è in Italia una squadra che pratica il gioco di Sarri: è l’essenza del calcio. Si divertirebbe chiunque. Ma quest’anno in ritiro col Napoli mi sono infortunato al flessore, non ho potuto far molto per guadagnarmi il posto. Il Chievo mi ha offerto una grande opportunità, qui ho trovato un ambiente sereno, giocatori esperti, un allenatore che esalta le capacità dei singoli».

Scelga un particolare per descrivere i tecnici che ha avuto. «Laudrup è ancora un giocatore, faceva le partitelle con noi. Sarri è l’intelligenza. Castori la cattiveria. Maran, tattica pura. Van Gaal il perfezionismo».