Ultimo aggiornamento mercoledì, 06 Novembre 2024 - 18:25

CORRSPORT – DeLa-Sarri avanti senza sconti. Uniti per il Napoli, almeno fino al divorzio!

News
7 Novembre 2016 10:07 Di redazione
3'

E vivranno felici e contenti: forse, chissà… Perché è già successo in passato e capiterà di nuovo, perché è (virtualmente) scritto tra le pieghe del contratto, perché è la natura che spinge De Laurentiis ad andare oltre strategicamente, per “scatenare” una reazione.

Lo dicono i precedenti che certe tempeste si consumano in un bicchiere d’acqua, il tempo d’assorbirle, che poi consente anche di impermeabilizzarsi: ma quando De Laurentiis e Sarri hanno cominciato a dar libero sfogo alle proprie riflessioni, una serie di messaggi per niente cifrati, né subliminali, ma assolutamente diretti, il ciak d’un remake di quel «C’eravamo tanto amati» in salsa partenopea s’è preso la scena.

Verrà il momento in cui, casualmente (almeno così sembrerà), De Laurentiis e Sarri s’incontreranno e dialogheranno amabilmente, ignorando ciò ch’è stato, anche il ping-pong rilanciato via etere dal presidente, calatosi nel ruolo del tecnico, come nelle stagioni in cui a Mazzarri chiedeva una difesa a quattro (perché più “internazionale”) e da Benitez s’aspettava che tornasse a difendere a tre. Stavolta, dopo aver benedetto l’introduzione del tridente (un anno fa), ha tentato di “scuotere” Gabbiadini, manifestandogli la propria stima attraverso un paradosso: «Io non voglio dare suggerimenti, però magari per aiutare Manolo si potrebbe pensare ad altro, che so, al 4-3-1-2, sistema che Sarri conosce a memoria».

E’ una provocazione non fine a se stessa, che comunque riapre un solco e “costringe” Sarri, così assai toscano e così poco politichese, a liberarsi del veleno accumulato nell’ora e mezza con la Lazio, vissuta in piena autonomia e con il tridente: «Il presidente può esprimere i pareri che vuole, però m’avrebbe fatto più piacere se me lo avesse detto in privato». E quello che accade in pubblico verrà riproposto – e con più leggerezza – nel momento in cui ci scapperà un appuntamento, persino occasionale. Neanche in quel momento si scoveranno tracce di diplomazia, però provvederanno a sorriderci su, almeno sino alla prossima. Sono “letture” che arrivano da due poli opposti, che comunque s’attraggono e che nella loro diversità sono costretti a restare, ognuno “prigioniero” del proprio ruolo e delle proprie visioni. Però, come la Storia più recente racconta e come Reja, Mazzarri e Benitez possono testimoniare, almeno sino al giorno del divorzio, vivranno felici e contenti…

Antonio Giordano Il Corriere dello Sport

LEGGI COMMENTI