De Magistris: “Presto la convenzione con ADL. Punto tutto su Mertens, consegnerò una targa alla moglie”
Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine della Gazzetta dello Sport: «Il calcio per questa città è stato un’arma di riscatto popolare quando Napoli era messa all’angolo, perché magari male amministrata o schiacciata da tanti problemi, qui c’è una passione, il legame con il calcio è fortissimo dagli scugnizzi fino alla casa comunale, si parla solo del Napoli. È così dai tempi di Maradona.
«Napoli vuole essere forte e lo deve essere anche nel calcio e nello sport in generale. Avere una squadra che gioca a Madrid vuol dire tanto come immagine. La simbiosi c’è ma rispetto all’epoca di Maradona la città non viene trainata dal Napoli e non deve pensare solo al calcio per essere felice».
Chi potrà essere l’uomo partita? «Credo Mertens, a me piace moltissimo. Ma il Napoli dovrà essere cinico quando avrà l’occasione di ripartire, aggressivo a centrocampo. Il Real è favorito ma non è forte in questo periodo».
Proprio Mertens, insieme a sua moglie, è grande sponsor delle bellezze della città: ne era al corrente? «È bello sapere che i calciatori vengono a Napoli anche perché apprezzano la città, la ritengono affascinante per viverci e non solo per turismo. Le dichiarazioni molto belle della moglie di Mertens, cui vorremmo consegnare una targa, ci hanno emozionato. Vuol dire che la città è tornata vivibile».
Che idea si è fatta di Sarri, l’operaio del calcio? «Lui è nato a Bagnoli, quartiere operaio, simbolo del lavoro. Mi piace il suo aspetto popolare, sanguigno: mi convince, è la persona giusta per questo Napoli. Deve riuscire a trasmettere la mentalità vincente che il Napoli non ha ancora, forse anche lui ha dato troppo per scontato che lo scudetto lo vincesse la Juve. Chi lotta non deve mai mollare. La città ha sete di vittoria, arrivare secondi fa piacere fino ad un certo punto».
Il suo rapporto con De Laurentiis è contrastato, l’impressione è che non vi prendiate, può essere? «Il nostro rapporto non è semplice ma nemmeno irrecuperabile. In questo periodo è migliorato, perché stiamo per chiudere la nuova convenzione, abbiamo iniziato i lavori allo stadio e per la partita di ritorno saranno pronti spogliatoi e tribuna stampa. Lui ha capito che io non ho alcuna sudditanza psicologica nei suoi confronti. Senza i lavori, difficilmente il San Paolo avrebbe ospitato Napoli-Real».
Seguirà il Napoli a Madrid? «Dovevo essere sull’aereo della squadra , ma sarei dovuto stare due giorni fuori da Napoli ed io non me li posso permettere. La guarderò in tv».
Intanto, Napoli sta lavorando per ospitare le Universiadi, nel 2019… «Noi siamo carichi, io sono molto fiducioso: è una grandissima occasione per la città, un grande evento con circa quindicimila atleti. Potremo migliorare quasi tutti gli impianti sportivi della città, molto dipende anche dalla Regione e dal governo nazionale. Abbiamo puntato molto sullo sport e sulla sua potenza comunicativa: Coppa America, Coppa Davis, Giro d’Italia ed Universiadi. Napoli è protagonista dello sport, noi non temiamo di candidarci alle Olimpiadi. Certo non da soli, ma con l’intero Sud Italia. Sarebbero bellissime le Olimpiadi della Magna Grecia, ma nessuno ci ha preso seriamente in considerazione. È un discorso che rilancerò per il 2028».
In conclusione, De Magistris, qual è il suo pronostico per domani sera? «No, non ne faccio. Dico solo che il Napoli adda vencere, deve aprire un ciclo. La città è vincente e deve esserlo anche la squadra che è la cosa più amata dai napoletani».