Di Natale: “Non giocavo contro il Napoli? Ma quale paura: ecco la verità!”

L’ex attaccante dell’Udinese, Totò Di Natale, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle pagine de Il Gazzettino Veneto alla vigilia dei Udinese-Napoli, la sua partita“I miei forfait contro il Napoli? So quanto si è detto e si è scritto sul mio conto. Ma non ho mai risposto a simili gratuite accuse. Me ne sono stato sempre zitto anche quando quattro, cinque anni fa alcuni mi ritenevano finito. A me è sempre piaciuto parlare con i fatti. Basta rileggere la storia di Udinese-Napoli. Al Napoli, avversario che si è rivelato una delle mie vittime preferite.

Ai partenopei ho rifilato otto gol. E due delle sei triplette realizzate in altrettanti incontri in A le ho messe a segno proprio alla squadra partenopea, a Morgan De Sanctis che ho trafitto con esecuzioni tra le più spettacolari della mia carriera, altro che paura! Chi vincerà? Francamente non lo so. Non c’è un favorito, ma prevedo che saranno 90′ elettrizzanti, intensi, spettacolari.

Il Napoli è una grandissima squadra, ma l’Udinese ha ritrovato condizione fisica e mentale, nonchè una valida organizzazione di gioco per cui giocherà senza alcun timore, nella consapevolezza di potercela fare. Higuain? È il collettivo la vera forza di una squadra. Mi rendo conto che Higuain è un grandissimo calciatore, ma anche Milik e Gabbiadini, che ora sta sostituendo il polacco, sono elementi di valore assoluto, per cui il Napoli continuerà a lottare per il vertice.

Tiferò per l’Udinese, ovvio, anche se sono nato a Pomigliano d’Arco come Cacia, Lodi, Montella. Da bambino però tifavo Napoli, giocavo a calcio nei rioni della città, in particolare nello spiazzo antistante il tribunale e quando nelle gare casalinghe avevo la fortuna di fare il raccattapalle al San Paolo mi emozionavo a vedere all’opera Maradona che sognavo di emulare.

Ma l’Udinese rappresenta per me dodici lunghe, meravigliose stagioni nel massimo campionato, mi sono tolto non poche soddisfazioni, non ci sono dubbi, sono stati di gran lunga gli anni più belli della mia lunga carriera. Ho dato e ricevuto. A Udine sono stato davvero bene”.