Diletta Leotta racconta la verità sulle foto hot “Sono indignata, è successo che…”

Le foto privatissime di Diletta Leotta sono circolate indisturbate dalla tarda mattina di ieri fino al primo pomeriggio. È intervenuta la diretta interessata a fermare la violazione, denunciando il fatto alla Polizia Postale: ha chiesto un’azione legale contro chiunque pubblichi o distribuisca le foto, ma si parla anche di video bollenti. Che cosa è successo veramente? Quelle immagini hot risalgono a 4/7 anni fa, ma c’è da dire che alcune circolate ieri sono “evidenti fotomontaggi”, forse anche quella in cui compare come “mammà l’ha fatta”.

Qualcuno è entrato nel cloud del suo telefono iPhone, forse è stato chi conosceva il suo numero di cellulare, visto che poi nel primo pomeriggio si è vista contattata su WhatsApp da sconosciuti (quindi è circolato anche il suo numero privato). Dopo aver sottratto la password, o forse ne era addirittura a conoscenza, l’hacker è entrato nell’archivio delle fotografie, dal quale ne ha selezionate e scaricate una serie, riversandole poi sulla rete. Qualcuno ha fatto circolare anche dei video, evidenti fake, ma spacciati sempre di sua proprietà.

Ecco il comunicato ufficiale diramato dall’ufficio stampa di Diletta:

Quello che è successo oggi è estremamente grave. Il telefono portatile di Diletta è stato hackerato e alcune sue foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, in queste ore sono distribuite in rete da moltissime persone. Diletta ha subito sporto denuncia alla Polizia di Stato (Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano) chiedendo che si dia inizio all’azione penale contro chiunque risulti concorrente di tutti i reati perseguibili e cioè della pubblicazione e distribuzione delle foto.

Diletta ha subito una gravissima violazione della privacy, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero è rivolto a ragazze più giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato. Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perché una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilità di ritorno. E che la denuncia alla Polizia di Stato è la prima cosa da fare