Dries Mertens, in arte Ciro il napoletano. Futuro scritto sulle note di Pino e nelle battute di Massimo
Il grande Marcello Mastroianni in un’intervista che rilasciò alla fine della sua grandiosa carriera, disse: “Sogno un mondo napoletano”. L’attore di Fontana Liri intendeva non di persone nate nella nostra meravigliosa città, ma che della città partenopea avessero assorbito lo spirito e la genialità. Parole queste che si sposano alla perfezione con Dries Mertens. Il folletto belga nei suoi quattro anni in riva al Golfo sembra averne carpito il meglio e lo dimostra non solo in campo ma anche fuori. A cominciare dalla musica, è un grande fan dell’immenso Pino Daniele, come dimenticare quando dichiarò: “Le mie playlist sono piene di canzoni di Pino Daniele. Sono rimasto colpito dalla reazione dei napoletani alla scomparsa di questo grande artista. Quando al San Paolo cantano tutti in coro prima dell’inizio della partita “Napule è” mi vengono i brividi”. Ci piace pensare che Pino da lassù ad un gol come quello di mercoledì ai bianconeri abbia canticchiato un verso della splendida Tarumbò che si sposa perfettamente con lo stile di giuoco di Dries: “Si ‘o vuò sapè stevo pur’io. ma nun me faccio maje sgamà. nuje simmo ‘e miezzo ‘a via. Nun ce facimmo ‘mbruglià”.
E pensare che Dries qualche settimana fa per non farsi mancare nulla ha citato l’altro immenso protagonista dell’arte e della cultura napoletana degli ultimi 50 anni, il corrispettivo di Pino per quanto riguarda il cinema, parliamo chiaramente di Massimo Troisi. E’ successo quando ha salutato un suo amico in un video con il leggendario: “Gaetaaano, Gaeetano!” tratto dal primo film del regista di San Giorgio a Cremano, Ricomincio da Tre. Anche in questo caso ci divertiamo, pur sapendo che è un’impresa, ad immaginare cosa abbia esclamato l’angelo dei sorrisi, forse …“Ma quale falso nueve, chist’ è nu falso belga. Lo sketch del “guappo” Ciro il napoletano, voglio proprio dedicarlo a lui, lo merita stu guaglione”.
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