Fratelli arrestati, amicizie coi calciatori grazie ai Cannavaro: possibili audizioni di tesserati
Come rivela l’edizione odierna del Mattino, sono stati loro ad affittare – graziosamente – il motoscafo in cui Gonzalo Higuain trascorse il suo primo giorno di relax nelle acque del golfo, salvo poi incappare in un piccolo incidente mentre era ormeggiato nelle acque di Capri.
Sono stati ancora loro ad organizzare il tavolo della trattativa, con la convocazione a cena – in uno dei ristoranti più esclusivi di Napoli – di alcuni protagonisti dei fatti dell’ Olimpico, dopo il ferimento mortale di Ciro Esposito, a margine della finale di Coppa Italia vinta dal Napoli contro la Fiorentina.
E sono ancora loro, sempre loro, ad essere presenti quando si tratta di andare a salutare Lavezzi a Parigi, magari per accompagnare altri calciatori; o c’ è da andare in Sardegna o a Ibiza, magari solo per presenziare alle feste di Gianluca Vacchi, in compagnia di calciatori e veline, insomma gente del bel mondo (che non ha nulla a che spartire con traffici opachi e storie di clan). Loro, sempre loro: parliamo dei fratelli Gabriele, Francesco e Giuseppe Esposito, finiti in manette due giorni fa con l’ accusa di intestazione fittizia di beni, in relazione alla gestione del centro Eurobet di piazza Mercato, un reato aggravato da contatti con esponenti della criminalità organizzata. Una vicenda che va raccontata a partire da un retroscena.
Siamo nell’ agosto del 2013, quando la Procura decide di accendere i riflettori sui tre fratelli imprenditori. In realtà, la delega di indagine nasce da un filone parallelo dell’ inchiesta su Iorio e Potenza, seguendo in particolare Fabio e Paolo Cannavaro, due ex giocatori del Napoli estranei all’ inchiesta sui ristoranti di Chiaia e a quella attuale che coinvolge i fratelli Esposito.
Da qui si passa ai tre fratelli Esposito, leader nel settore della commercializzazione (all’ ingrosso e al minuto) dei giocattoli, tanto da vantare contatti con Enrico Preziosi (estraneo alle indagini, ndr), ma anche in grado di poter contare su uno spaccato di conoscenza oggi venuto fuori solo in parte. È così che l’ inchiesta via via raccoglie elementi sempre nuovi: si parte dal «dirty bet», gioco sporco – nome in codice dell’ inchiesta sulla agenzia di piazza Mercato – per deviare su una sorta di indagine sul bel mondo. Ed è in questo scenario che si arriva a captare in diretta la cosiddetta trattativa successiva alla partita dell’ Olimpico del tre maggio del 2014.
Non sanno di avere i telefoni sotto controllo, i fratelli Esposito, quando ragionano assieme ad alcuni calciatori sulla migliore versione difensiva da raccontare ai pm: temevano ripercussioni per Genny De Tommaso, il famigerato Genny ‘a carogna dei Mastiffs, impose lo stop alla finale di Coppa Italia, salvo dare il nulla osta dopo aver parlato con il capitano Marek Hamsik sotto la curva dell’ Olimpico.
Inchiesta coordinata dai pm Francesco De Falco, Enrica Parascandolo e Ida Teresi, sotto la guida del capo del pool anticamorra Filippo Beatrice, ieri mattina il faccia a faccia dinanzi al gip Pollio. Difesi dal penalista Roberto Saccomanno, i tre fratelli negano di essere espressione del clan Sarno-Palazzo, puntando ad ottenere la revoca degli arresti dinanzi al Riesame. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, anche se Giuseppe Esposito ha dichiarato di essere l’ unico titolare del centro scommesse di piazza Mercato. Per tutti e tre conviene ricordare che il gip ha rigettato una richiesta di arresto per associazione camorristica.
Si è avvalso della facoltà di non rispondere anche Salvatore Maggio, finito in cella per una presunta estorsione per conto di un nuovo gruppo nato dalla scissione dei Mazzarella. Difeso dal penalista Riccardo Ferone, anche Maggio proverà la strada del Riesame, dopo aver letto le carte dell’ inchiesta. Decisivo in questi anni il lavoro svolto dagli uomini della Dia del capocentro Giuseppe Linares, che hanno monitorato la crescita del gruppo di imprenditori.
Possibile a questo punto aspettarsi verifiche anche su altre tessere del mosaico imprenditoriale degli Esposito. Da leader nel mondo della commercializzazione dei giocattoli (come indicato in un comunicato della Procura), al mondo della movida, tanto da spingere gli inquirenti a indagare anche su possibili contatti con una discoteca di Coroglio dove spesso hanno ospitato vip del mondo pallonaro.
Accertamenti di pg sulla discoteca di Coroglio, proprio per verificare eventuali cointeressenze dei tre fratelli Esposito. Hanno fatto rumore, in questi giorni, alcune foto ricavate dai profili facebook e accertamenti di pg che hanno infatti evidenziato diversi contatti tra i tre fratelli e giocatori del calibro di Reina, Callejon, Higuain, Lavezzi e Maradona. Furono introdotti anni fa in un mondo «chiuso», solitamente «ermetico», dai fratelli Cannavaro, secondo quanto emerge dalla fitta trama di contatti che sta alla base dell’ inchiesta. Uno scenario che spinge la Procura federale ad aprire un’ inchiesta, con una serie di possibili audizioni a stretto giro,