Gasperini: “Io al Napoli se Mazzarri andava alla Juve. Sarri è grande. Pavoletti? Lo consigliai a Conte”
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha rilasciato un’intervista sulle pagine del Mattino. Ecco alcuni stralci: “Un giorno durante un Pescara-Napoli del 1989 misi ko Maradona con una manata, ricevette quattro punti di sutura al labbro, che paura. I napoletani non mi perdonarono facilmente, Diego era un Dio in terra. Poi l’ho rivisto a San Siro, durante la partita Inter-Genoa di Coppa Italia, ma per fortuna non mi ha riconosciuto, anche se ero innocente.
Nella primavera del 2011 qualcosa si mosse, Mazzarri pensava di finire alla Juventus, e De Laurentiis pensò a me per il Napoli, poi restò e non se ne fece più nulla.
Polemiche post Real? Alla fine se passeranno il turno avranno entrambi ragione, De Laurentiis ha voluto creare pressione positiva.
Sarri è la dimostrazione che puoi allenare un grande club dopo aver fatto tanta gavetta. Chi invidio al Napoli? Insigne e Hamsik sono straordinari, al top anche in Europa, poi sono cresciuti in azzurro, questo aumenta il loro valore.
All’andata eravamo all’ultima spiaggia, la risalita è iniziata proprio con la vittoria contro il Napoli.
Pavoletti? Il fatto che sia arrivato in una grande squadra non mi stupisce, ha grandi qualità. Lo consigliai persino a Conte, gli dissi di inserirlo nella lista dei 30 convocati per gli Europei. Quest’anno è stato condizionato dagli infortuni, ci vuole un pò di pazienza, ma i suoi gol sono stati determinanti per i successi del mio Genoa. Poi non è mai facile inserirsi a gennaio in una squadra collaudata come il Napoli.
La gara di sabato è un test per vedere se siamo pronti o meno per l’Europa. Grassi? Gli serve rodaggio ma non è stata una bocciatura quella del Napoli. Campionato? Se la Juve si addormenta… mi pare difficile”.