Ultimo aggiornamento mercoledì, 06 Novembre 2024 - 18:25

GAZZETTA – Insigne è il nuovo capofamiglia del Napoli! Tutto lascia pensare che…

News
20 Luglio 2017 12:00 Di redazione
4'

Andrea Elefante, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, dedica un ampio editoriale a Lorenzo Insigne: “Se uno scugnizzo è diventato uomo, una splendida incompiuta può diventare un progetto realizzato. Napoli oggi sogna così, perché si specchia in quel figlio diventato capofamiglia: la sua e quella che la sua squadra si sforza di essere. Indizi in ordine sparso dicono che può essere la stagione «definitiva» di Lorenzo Insigne, ragionamenti non utopistici fanno pensare che possa essere l’ anno della squadra di Sarri. Più dell’ anno scorso, perlomeno.

Nel calcio il non cambiare, o il cambiare meno possibile, spesso è garanzia di successo. Il Napoli arrivato terzo l’ anno scorso fu apparentemente l’ eccezione che conferma la regola: proprio da una profonda mutazione nacque una squadra capace di un calcio meraviglioso, ma di tanto in tanto con i comprensibili inciampi – ecco perché apparentemente – di chi aveva dovuto trovare un’ identità in fretta.

Insigne è stato la prima pietra del trasformismo in progress dell’ era Sarri: da trequartista del rombo che, appena arrivato, il tecnico contava di trapiantare dall’ Empoli al Napoli, a esterno sinistro del «naturale» 4-3-3 che è nelle corde di questa squadra, a compagno di scorribande – e non più rivale per una maglia – di Mertens nella squadra improvvisamente orfana di un centravanti canonico come Milik.

Insigne pagò all’ inizio della scorsa stagione il pegno che il Napoli avrebbe saldato via via, smarrendo a volte proprio nel giardino sotto casa il filo della sua metamorfosi. In teoria, il rischio che accada anche quest’ anno sembra molto ridimensionato dagli eventi: nessuna delle squadre con l’ obiettivo scudetto cambierà faccia così poco. Sicuramente non il Milan – un inno alle novità – la Roma e l’ Inter, cantieri ancora apertissimi. Ma neanche la Juve, che senza Bonucci dovrà cambiare un architrave della sua difesa ed è consapevole anche dell’ esigenza di un importante maquillage del centrocampo.

Il Napoli ha l’ enorme privilegio – un paradiso per un tecnico come Sarri – di poter rifinire. Non rivoluzionare, e neanche modificare: rifinire. Dunque migliorare perfezionando, non alterando. Quello che è successo l’ anno scorso a Insigne, al dunque di un processo che potrà avere nella stagione che verrà il suo definitivo completamento. Ma lo scugnizzo che fu è già oggi un ricordo del passato, non solo perché il recente rinnovo del contratto ne ha fatto un totem: ha addosso non solo le stimmate della napoletanità pura, ma pure i segni di un’ appartenenza ad una squadra di cui ha vissuto da dentro tutta la crescita degli ultimi anni.

Insigne ha già preso in mano il Napoli e, soprattutto, la sua carriera. L’ evoluzione del giocatore dal talento fine a se stesso, diventato valore aggiunto imprescindibile per la squadra, è andata di pari passo con la crescita dell’ uomo. Il calciatore ha già dimostrato di sapersi imporre una nuova duttilità tattica, e la speranza sua e del c.t. Ventura è che questa attitudine, per certi versi questa sua unicità, possa confermarsi patrimonio anche per la Nazionale.

Il professionista quasi maniacale è sbocciato al momento giusto quando hanno iniziato a chiederglielo l’ età e il fisico. Oggi Insigne posta foto in vacanza con Cassano, ma stalkerizza il nutrizionista del Napoli per continui consigli sul regime alimentare da tenere. Anche se non dovrà fare i conti – come l’ anno scorso – con le tossine di un Europeo che lasciò il segno. Oggi Insigne non è solo un uomo immagine del Napoli, ma l’ immagine di un uomo dal diverso peso all’ interno dello spogliatoio: una voce che conta, pareri ed esempi che incidono. Per scelta sua e di chi quel ruolo gli ha dato: Sarri, ma anche i compagni. Che oggi nella sua parabola sono autorizzati a leggere la loro”.

LEGGI COMMENTI