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GAZZETTA – Napoli, vicino alla Juve ci si può arrivare pure con il trio dei piccoletti!

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19 Novembre 2016 10:06 Di redazione
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Due settimane senza campionato, diciamo la verità, è come passeggiare, di notte, sotto un cielo senza stelle. Ci sono state le partite delle nazionali, d’accordo, c’è stata l’Italia di Ventura da coccolare e aiutare nel suo percorso di crescita, ma volete mettere l’adrenalina che regala la Serie A, tensioni e polemiche comprese? È vita allo stato puro. Con tutte le assurdità e le contraddizioni che la vita prevede. Di solito, dopo una sosta, i valori delle varie squadre subiscono qualche scossone.

Non in senso assoluto, ma relativo: cioè riferito al periodo. In pratica, la Juve che questa sera affronterà il Pescara non sarà quella che ha vinto in trasferta contro il Chievo prima dello stop. E lo stesso discorso vale per il Napoli che, oggi pomeriggio, va a far visita all’Udinese, per la Roma che domani testerà la consistenza dell’Atalanta, e per Milan e Inter che illumineranno (si spera…) San Siro in un derby dai mille risvolti, tecnici, tattici e psicologici. La parola «noia», con un simile programma, è bandita dal vocabolario. Anche perché non si deve dimenticare che le partite di questo turno di Serie A devono essere lette in previsione degli impegni di Champions League e di Europa League: inevitabile che gli allenatori ricorrano al turnover, che ruotino i giocatori, che interpretino le gare di questa giornata come le prime di una lunga volata che arriverà fino a Natale.

Il pronostico dello Stadium è senza dubbio favorevole alla Juve, viste le forze in campo, ma adesso ciò che si chiede alla squadra di Allegri non è soltanto vincere: deve convincere, migliorare dal punto di vista della manovra e del gioco collettivo, finalmente divertire (cosa che ha fatto raramente in questo inizio di stagione). Contro il Pescara, indipendentemente da chi andrà in campo, si avrà una prima risposta.

Il Napoli, invece, è chiamato a un doppio impegno: contro l’Udinese (piuttosto complicato) e contro se stesso. Deve, cioè, convincersi di poter fare a meno di un centravanti classico (Milik sarà fuori ancora per un po’): lì davanti, anche se faticando, ci si può arrivare pure con il trio dei piccoletti. La Roma, che nell’ultimo periodo si è segnalata come la più autorevole anti­Juve, rischia non poco perché l’Atalanta di Gasperini corre, combatte, ha elementi di qualità e, in casa, può mettere sotto chiunque.

Per la squadra di Spalletti questo sì che è un esame di maturità. In Milan­Inter la curiosità è ai bordi del campo: sulla panchina nerazzurra debutta Stefano Pioli. Difficile che, dopo pochi giorni di lavoro, si possano vedere grandi invenzioni tattiche: basterebbe un diverso atteggiamento rispetto al passato e molti sarebbero contenti.

di Andrea Schianchi – La Gazzetta dello Sport

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