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GAZZETTA – Shakhtar in fuga dalla guerra, ha trovato asilo a Kharkiv

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13 Settembre 2017 08:17 Di redazione
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Come evidenzia l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, i minatori sono ancora in esilio, anche se si sono avvicinati a casa. Da gennaio lo Shakhtar, che prende il nome dall’ economia mineraria della sua regione, ha affittato per un anno lo stadio di Kharkiv, a circa 300 chilometri da Donetsk, mentre prima si esibiva a Lviv, Leopoli in italiano, dall’ altra parte dell’ Ucraina, al confine con la Polonia. Nella nuova sede è stata festeggiata la doppietta campionato-coppa: almeno riflette buoni auspici. Nella città del club il calcio comunque non è sparito del tutto: squadre di dilettanti organizzano la coppa della «Repubblica popolare di Donetsk», un territorio autoproclamato nazione dai separatisti filo-russi che proseguono la guerriglia contro l’ esercito di Kiev. C’ è pure una nazionale che ha giocato contro quella di Luhansk, altra regione vicina che confina con la Russia, dove la guerra non è mai stata messa a tacere. Rapporti settimanali indicano le violazioni continue al cessate il fuoco ordinato dalle diplomazie: l’ ultimo, domenica scorsa, parla di 254 attacchi con armi, una vittima e cinque feriti. Lo Shakhtar, prima del bombardamento dello stadio, è fuggito il 16 maggio 2014 e non è più tornato, anche se ora si è avvicinato al suo cuore.

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