GAZZETTA – Tutte le big in giro tra scaffali del supermercato, Napoli già piazzato ai fornelli!
Ecco uno stralcio dell’editoriale dedicato al Napoli sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: “La bellezza è una dolcissima condanna alla quale il Napoli, con generosità, offre orgogliosamente il petto: sa che per vincere deve piacere, divertire, stupire. Ai ragazzi di Sarri non basta giocare, non basta tocchettare, mai (o quasi mai) riusciranno a portare a casa un risultato positivo senza prima aver strappato un «ohhh» di meraviglia al pubblico e agli avversari.
Il calcio, per loro, è esercizio di perfezione, applicazione maniacale di ciò che viene provato e riprovato durante gli allenamenti. Ovvio che, se si inceppa un meccanismo, tutto si complica. Ma, quando le cose funzionano, davanti agli occhi degli spettatori si squaderna un’ opera d’ arte.
A tratti, anche se non ancora in dosi massicce (com’ è giusto che sia, visto siamo soltanto all’ inizio della stagione), ieri sera questa bellezza ha riempito il San Paolo. L’ Espanyol è stato imprigionato in una rete di passaggi dalla quale neanche l’ Uomo Ragno sarebbe uscito indenne: duetti, triangoli, palla avanti-e-palla indietro, un turbinio di movimenti che avrebbero fatto girare la testa a chiunque. Se questa era la prova generale in vista della «prima» di mercoledì prossimo contro il Nizza (andata dei preliminari di Champions League), Sarri può essere moderatamente soddisfatto.
La punizione di Mertens non ha nulla da invidiare, per precisione e potenza, ai più celebrati capolavori maradoniani, e il colpo di testa vincente di Albiol è la dimostrazione che il peso del gol non è soltanto sulle spalle del terzetto d’ attacco. Inoltre la condizione atletica è buona, gli schemi funzionano, la squadra sta sul campo con personalità, e certe recenti amnesie difensive sembrano superate, anche se è bene non abbassare la guardia.
L’ ingresso nella Grande Europa, domicilio sacrosanto per un gruppo che gioca tanto bene e produce tanto spettacolo in fase offensiva, passa inevitabilmente dalla drastica riduzione degli errori quando il pallone ce l’ hanno gli avversari. Ed è proprio su questo aspetto che Sarri sta lavorando: se il Napoli imparerà anche a soffrire, a stare in apnea senza affogare, allora diventerà una supersquadra. Manca soltanto questo gradino, e poi il percorso di crescita sarà completato.
Certo che, mentre la Juve, la Roma, il Milan e l’ Inter sono ancora in giro tra gli scaffali del supermercato, alla ricerca degli ingredienti giusti per completare la ricetta, e poi dovranno pure fare la fila alla cassa, il Napoli si è già piazzato ai fornelli, ha acceso il fuoco e sta scaldando l’ ambiente. Non è un vantaggio da poco: Sarri lo sa, e sa pure che, sia in Europa sia in Italia, questo punto a favore va sfruttato”.