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Di Gennaro: “Il velo del silenzio sulla sua morte, Giuliani era buono ma non era felice”

Interviste
15 Novembre 2016 19:29 Di redazione
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Vent’anni fa moriva di Aids Giuliano Giuliani, portiere del Napoli più forte della storia, che giocò anche col Verona e che con i partenopei vinse la Coppa Uefa e lo scudetto. La sensazione è che Giuliani sia stato quasi dimenticato dal mondo del calcio, considerando che di lui si parla davvero poco. Antonio Di Gennaro che è stato suo compagno ai tempi del Verona:“Era un ragazzo che aveva dovuto sopportare parecchi problemi familiari” ha detto a Tuttomercatoweb.com, “lo ricordo triste, si leggeva sul suo volto che non era felice. Ma era un ragazzo buono. Ed è stato molto sfortunato. La sua morte è stata allucinante, ci ha lasciato tutti esterrefatti. Ne parlai anche con un nostro amico comune di Verona, da cui andavamo a comprare i dischi. Mi raccontò che nei giorni della morte non ebbe molta vicinanza dall’ambiente calcio e questo mi rattristò ancor di più. Come giocatore, era un bel portiere, stilisticamente e tecnicamente. Veniva dopo Garella, ma era molto affidabile”

Di Gennaro continua su Giuliani, rimarcando la scarsa partecipazione del mondo del calcio alla memoria di Giuliano: “Non mi ricordo di iniziative legate al suo nome per ricordarlo. A quei tempi si parlava molto anche dell’Aids, per sensibilizzare sulla malattia. Poi pian piano se ne è parlato sempre meno, non capisco perchè”.

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