Di Gennaro: “Il velo del silenzio sulla sua morte, Giuliani era buono ma non era felice”
Vent’anni fa moriva di Aids Giuliano Giuliani, portiere del Napoli più forte della storia, che giocò anche col Verona e che con i partenopei vinse la Coppa Uefa e lo scudetto. La sensazione è che Giuliani sia stato quasi dimenticato dal mondo del calcio, considerando che di lui si parla davvero poco. Antonio Di Gennaro che è stato suo compagno ai tempi del Verona:“Era un ragazzo che aveva dovuto sopportare parecchi problemi familiari” ha detto a Tuttomercatoweb.com, “lo ricordo triste, si leggeva sul suo volto che non era felice. Ma era un ragazzo buono. Ed è stato molto sfortunato. La sua morte è stata allucinante, ci ha lasciato tutti esterrefatti. Ne parlai anche con un nostro amico comune di Verona, da cui andavamo a comprare i dischi. Mi raccontò che nei giorni della morte non ebbe molta vicinanza dall’ambiente calcio e questo mi rattristò ancor di più. Come giocatore, era un bel portiere, stilisticamente e tecnicamente. Veniva dopo Garella, ma era molto affidabile”
Di Gennaro continua su Giuliani, rimarcando la scarsa partecipazione del mondo del calcio alla memoria di Giuliano: “Non mi ricordo di iniziative legate al suo nome per ricordarlo. A quei tempi si parlava molto anche dell’Aids, per sensibilizzare sulla malattia. Poi pian piano se ne è parlato sempre meno, non capisco perchè”.