Il giovane calciatore resta in panca, il padre aggredisce il dirigente della squadra

Clamoroso ciò che è accaduto in Toscana, per la precisione a Carmignano vicino Prato, dove il mancato utilizzo di un giovane calciatore ha scatenato una zuffa durante una riunione che si è svolta nel tardo pomeriggio di mercoledì 22 accanto all’impianto sportivo.

Il padre di un ragazzo di 15 anni si è presentato alla riunione, che era stata convocata da tecnici e dirigenti coi genitori di un’altra formazione, quella del 2008, e ha preteso di parlare con un dirigente. Si lamentava del fatto che il figlio, nonostante vada agli allenamenti, non è stato utilizzato dall’allenatore nelle ultime partite ed è rimasto sempre in panchina.

Dalle parole si è ben presto passati alle vie di fatto e a farne le spese è stato un genitore dei ragazzi del 2008, che nel tentativo di fare da paciere si è preso un pugno in faccia dal genitore ed è svenuto. Anche il dirigente ha rischiato di essere raggiunto dai colpi, mentre il genitore che voleva fare da paciere è stato soccorso da un’ambulanza. Nella sede della Virtus c’era anche l’allenatore accusato di non far giocare il ragazzo, ma dalla società fanno sapere che non è stato coinvolto nella zuffa. I carabinieri hanno riportato la calma e identificato le persone coinvolte nella zuffa. Il dirigente della Virtus Comeana avrebbe manifestato l’intenzione di sporgere querela contro il genitore violento. I rappresentanti della società, raggiunti al telefono, vorrebbero che la storia venisse dimenticata in fretta. Lo riporta il Tirreno.