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Grava: “Che colpi Leandrinho e Zerbin, li stiamo plasmando per la prima squadra!”

Interviste
14 Marzo 2017 09:20 Di redazione
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Gianluca Grava, responsabile del settore giovanile azzurro, ha rilasciato un’intervista sulle pagine del Corriere dello Sport: «L’ eliminazione ai quarti di finale contro il Verona ai rigori fu immeritata. Ecco, il nostro obiettivo sarà quello di far meglio rispetto all’ ultima volta».

Cos’ è giusto aspettarsi da questa esperienza? «Crescere come squadra puntando alla valorizzazione dei singoli. Faremo una bellissima figura, abbiamo la certezza di essere un gruppo importante che a gennaio s’ è ulteriormente rinforzato con tre innesti di valore: Zerbin, Leandrinho e Marie – Sainte».

L’ impatto dei primi due è stato notevole: già tre gol per Leandrinho e uno per Zerbin. «Alle qualità fisiche e tecniche hanno unito l’ umiltà e l’ intelligenza nel saper farsi accogliere in squadra. Si sono integrati alla grande e il gruppo ha favorito il loro inserimento. Sono acquisti di prospettiva selezionati per la prima squadra, in questi mesi cresceranno con Saurini e ci daranno una grossa mano».

Tornando al Viareggio: si parte oggi, alle ore 15, contro gli argentini del Deportivo Camioneros.
«Al di là del valore dei nostri avversari (nel girone del Napoli anche Bari e Rappresentativa Serie D) i ragazzi sanno benissimo che possono giocarsela alla pari con tutti e che la maglia azzurra va onorata sempre, senza distinzioni di categoria e manifestazioni. L’ importante è essere umili e avere sempre rispetto per gli avversari, mai paura. Solo il campo ci dirà chi siamo».

A proposito di manifestazioni: cos’ è stata, per voi, la Youth League? «La sensazione di essere nel posto giusto. Quello è calcio vero, autentico, vissuto a contatto con realtà importanti che hanno aiutato i ragazzi a crescere soprattutto in mentalità. E’ stata un’ avventura molto formativa arrivata grazie alla qualificazione in Champions della prima squadra. Speriamo di esserci anche l’ anno prossimo».

Focus campionato: tre vittorie consecutive, sesto posto, play off a un passo. «Rispetto allo scorso anno abbiamo accumulato maggior esperienza. L’ organico è composto da ’98-’99 importanti, due ’97 che fanno da chioccia ai più piccoli (Granata e De Simone) e a gennaio abbiamo anche inserito un 2000 (Gaetano) che è già sotto contratto con il Napoli».

Tanti dei vostri giovani si stanno allenando con Sarri a Castel Volturno. «Sì, a turno più di un giocatore è quasi fisso in prima squadra. Oltre a essere una possibilità, per loro è una gran fortuna: al fianco di campioni simili si impara e si rubano tanti segreti. Altri invece si acquisiscono con il tempo». 

Tipo? «L’ umiltà, la disponibilità, la voglia di sacrificarsi. A quest’ età bisogna capire che per arrivare in alto esiste una sola strada: il lavoro. Molti sono convinti di essere già grandi, è così che va il mondo, ma noi abbiamo il dovere di spiegare a ognuno di loro che nel calcio non esistono scorciatoie e ogni partita va affrontata come una finale».

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