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Graziani: “Mertens immarcabile, è strabiliante. Ecco cosa serve per lo scudetto”

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10 Maggio 2017 08:10 Di redazione
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Ciccio Graziani, ex attaccante del Torino, ha rilasciato un’intervista sulle pagine del Mattino:  «Spero dice – che alla fine il titolo dei cannonieri vada a Belotti, ma solo perché è italiano. Dzeko però ha grandi chances».

Torino-Napoli sarà la sfida anche tra i due bomber.
«Un duello tra due grandi calciatori in una gara interessante, perché il Toro sta bene ed è difficile da battere in casa anche se avrà assenze importanti. Il Napoli, tuttavia, gioca in modo splendido, è un piacere guardarlo e punterà a vincere per agganciare il secondo posto».

L’ ha sorpresa il Mertens attaccante?
«Sì, perché è diventata una punta straordinaria, strabiliante. È ormai un attaccante vero per i movimenti perfetti, perché è tecnico, dialoga con i compagni, ha grandi tempi di inserimento, parte da dietro. È diventato immarcabile e ha incantato tutti anche per la precisione sottoporta».

Mertens è un Claudio Sala che è passato dall’ ala al centro dell’ attacco.
«Sono giocatori ed epoche completamente diversi. Per come sta giocando il belga direi che fino a qualche mese è stato un attaccante prestato all’ ala: è talmente forte da centravanti che è stato un peccato scoprirlo solo ora.
Anche da esterno a me piace, per gamba, velocità e tecnica, ma da punta ha sbalordito anche se stesso».

Belotti è invece un attaccante più classico.
«Sì, ma moderno per il grande movimento che fa e la capacità di sacrificarsi per la squadra. È alla prima stagione ad altissimo livello, ha sulle spalle la responsabilità di una squadra come il Toro, sostiene il peso dell’ attacco anche se la squadra lo assiste. Mi ricorda Pulici, anche se i tempi sono diversi. È veloce e potente, svaria e calcia di destro e di sinistro, non è statico ma in area è devastante».

Mertens è l’ uomo in più nella corsa al secondo posto?
«Segnerà ancora nelle ultime tre gare. Il turno fondamentale sarà il prossimo, col Napoli a Torino e la Roma che ospita la Juventus. I giallorossi sembravano in crisi dopo il derby perso, si sono rivalutati con la vittoria di Milano.
Per come gioca il Napoli avrebbe in teoria più chances, ma il punto di vantaggio e le due gare su tre da giocare in casa favoriscono la Roma».

Il Napoli deve fare di tutto per confermare Mertens?
«Sì. Sarebbe un suicidio perderlo: è un centravanti con i fiocchi. Mi dispiace per Milik e Pavoletti, ma il Napolideve ripartire anche l’ anno prossimo dal tridente con Callejon, Mertens e Insigne. Magari Sarri può varare assetti diversi, con il belga alle spalle di Milik, ma questo Napoli che gioca a memoria può ambire nel 2018 a vincere lo scudetto se acquista tre elementi di spessore, investendo capitali e sacrificando un po’ l’ equilibrio dei bilanci».

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