Gullit: “Pelè, Messi e Ronaldo? Maradona per generosità e genialità! Che furbata la monetina…”

Ruud Gullit, ex campione del Milan degli anni ’80, ha rilasciato un’intervista sulle pagine de La Repubblica. Ecco uno stralcio: “Ci chiedevamo tutti come fermare Maradona. Per me è stato ed è il più grande. In tanti preferiscono Pelé. Ma io Pelé l’ho visto in tv mentre con Maradona ci ho giocato. Se mi dite di Messi e di Cristiano Ronaldo vi rispondo che loro possono dribblare, Diego no, doveva saltare per forza l’avversario, altrimenti gli avrebbero rotto la gamba, infatti Andoni Goikoetxea, il macellaio di Bilbao, gli fratturò la caviglia”.

Lo preferisce a Messi e Ronaldo?

“Sì. Per genialità e generosità. Allora gli attaccanti non erano protetti dal regolamento. L’arbitro fischiava il fallo solo se le gente come me veniva abbattuta. Oggi per fortuna è diverso. Messi e Ronaldo hanno una squadra che lavora per loro, sono l’ultimo meraviglioso pezzo di una catena di montaggio, Maradona era solo, preda degli avversari. Buttarlo giù era una croce al merito. Un’altra cosa che mi piace di Diego è che nessuno dei suoi compagni ne ha mai parlato male. Significa che per loro c’era sempre”

Grato all’Italia ma se nel libro sparla della furbizia italiana. “Be’ perdere lo scudetto per una monetina e perché ad Alemao viene detto di restare a terra non mi ha fatto piacere. In Inghilterra certe cose non te le perdonano. Litigo anche con mio figlio Maxim, che gioca in Olanda e mi chiede: ma devo cercare di restare in piedi o di rotolare? Certe furbate ti fanno arrabbiare e ti senti frustrato”.