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Hamsik: “Nel Napoli c’è già il mio erede. La 10 di Maradona? No, ritirate le 17. Reina leader dello spogliatoio”

7 Luglio 2017 17:08 Di redazione
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Marek Hamsik, capitano del Napoli, ha parlato in conferenza stampa a Dimaro: “Scudetto e Sarri che si nasconde? Penso che il mister è il primo a crederci, ma noi abbiamo fatto vedere che sappiamo lottare fino alla fine. L’anno scorso abbiamo lasciato qualche punto per strada, per vincere non si può, bisogna fare un campionato straordinario. Ci sono mancati diversi punti che hanno fatto la differenza, come la crisi d’ottobre. Per vincere bisogna fare meglio. Ferie? La società ci ha chiesto questo favore, e noi abbiamo accettato volentieri. Ci farà solo bene iniziare prima, tutti insieme”.

10 anni di Napoli, il tuo Napoli più forte? “E’ quello più forte, quello che mi diverte e mi fa vedere un gran calcio. E’ stata brava la società a tenere tutti i campioni in squadra, ci sentiamo ancora più forti ed uniti. Non è andato via nessuno, è la conferma che questa squadra vuole arrivare al vertice”.

I tifosi del Milan mi hanno preso come esempio? Maradona? “Sono molto contento di quello che ho fatto a Napoli. Sono voluto restare a Napoli, l’ho fatto con piacere e con il cuore. Sono orgoglioso delle scelte fatte. Raggiungere l’obiettivo prefissato con il Napoli sarà bellissimo”.

La 10 di Maradona o ritirata la 17 di Hamsik. “La 10 di Maradona non si tocca, mi farebbe piacere se un giorno ritirassero la mia”.

Mertens, Milik e Ounas. “Ho avuto una bella sensazione, ha qualità e grande tecnica, ma deve adattarsi al calcio italiano, diamogli tempo. Milik è più prima punta di Mertens, Dries ha stupito tutti lo scorso anno, nessuno se l’aspettava. E’ bello giocare con entrambi, sarà dura per il mister scegliere”.

Pepe Reina e la Juventus. “Pepe è un calciatore straordinario, è il leader assoluto dello spogliatoio, sarebbe importante confermarlo. Rivalità? A inizio campionato i valori si azzerano, partiamo tutti dallo stesso livello”.
Striscioni dei tifosi: “Si è visto dal primo giorno che loro, come noi, ci credono”.

Mio erede al Napoli? “Sono cresciuti tantissimo Rog e Diawara, ma quello che mi piace di più è Zielinski. Andiamo avanti, dobbiamo ragionare da squadra. Sembriamo una macchina perfetta, ma non è così. Ci divertiamo, ci conosciamo, andando avanti così non possiamo fare altro che migliorare. Siamo un bellissimo gruppo, ci divertiamo e diamo una bella sensazione di squadra a tutti. Tattoo scudetto? Lo farei il giorno dopo”.

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