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“Hamsik non l’ha saputo ancora, resterà dispiaciuto per la chiusura del Campo Verde”

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2 Luglio 2017 14:24 Di redazione
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La notizia è di qualche settimana fa, ma continua a far discutere perchè ha scosso non poco l’opinione pubblica: la chiusura del campetto del Villaggio Coppola, a 400 metri da casa Hamisk, è una ferita aperta. Il Campo Verde donato proprio dal capitano del Napoli all’associazione I Love Pinetamare, ha chiuso i battenti a causa dei raid vandalici e pericolosi incendi appiccati nella zona. Le porte e le attrezzature sono state rimosse, l’accesso al rettangolo chiuso. Ora – si legge su Calcionapoli24 che ha realizzato anche un’intervista a Giuseppe Ammaliato – i  bambini come il piccolo Christian Hamsik, figlio e primo marcatore della storia del Campo Verde, non potranno più giocare.

Ammaliato, come avete saputo della chiusura del Campo Verde?
“Siamo stati avvisati in via preventiva dal proprietario del terreno, il signor Francesco Coppola il signor Francesco Coppola. Ci ha detto che avrebbe chiuso il campetto perché ci sono pochissimi metri di distanza tra casa sua, nella fitta pineta, ed il campetto, e a seguito di tre tentanti incendi dolosi, ha deciso di isolare la zona e cautelarsi”.

Ma ci sarà un nuovo campetto per i bambini?
“Dobbiamo incontrarci con il signor Coppola nei prossimi giorni, ma ci ha detto che avrebbe trovato una soluzione. E’ comunque una cosa molto triste, anche perché adiacente al campetto c’è un piccolo parco che abbiamo recuperato noi dell’associazione, con fondi privati, ed anche lì abbiamo avuto continui problemi. Una volta la giostra, poi l’altalena, addirittura la fontanina. E’ un peccato perché poteva nascere una grande area per i ragazzi, con il campo che ritornava ad essere un punto di ritrovo, proprio come ai nostri tempi. Il campetto ha più di quarant’anni, e noi ci giocavamo. Poi è stato recuperato ed ora è tornato un’altra volta nell’abbandono”.

Uno dei principali autori di questo recupero è stato Marek Hamsik…
“Assolutamente. Noi abbiamo il piacere e l’onore di avere Marek come membro della nostra associazione ed è un nostro amico. Ci segue molto sul territorio e partecipa alle nostre attività. Quando proponemmo il recupero del campetto, chiedendogli un aiuto, lui ci disse: ‘No, io non vi aiuto. Ve lo finanzio interamente io il campetto’. Ovviamente non è una mega struttura, essendo I Love Pinetamare un’associazione no-profit. Ma ogni 15 giorni mandavamo qualcuno a monitorare il campetto e a pulirlo per bene, a svuotare i cestini ecc”.

Come ha reagito Hamisk alla chiusura del Campo Verde?
“Non credo lo abbia saputo perché al momento non è qui. Ma senza dubbio resterà molto dispiaciuto. Gli diremo che troveremo una soluzione, insieme. Ci portava anche il figlio, il piccolo Christian, a giocare. Ed è stato proprio lui ad inaugurare il campo con un suo gol”.

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