Higuain ha sentito gli amici napoletani in mattinata: ecco cosa si aspettava
L’edizione odierna del Corriere della Sera svela un ulteriore retroscena sul Pipita Higuain: “Ai pochissimi amici napoletani sentiti in mattinata aveva detto di sapere cosa lo attendeva, ma l’accoglienza spettrale ricevuta sabato all’arrivo in autobus in hotel gli aveva fatto immaginare uno stadio altrettanto silente e forse a modo suo anche grato.
Gli insulti, pesanti, invece sono arrivati da ogni settore del San Paolo, le forze dell’ ordine avevano sequestrato rotoli di carta igienica a lui dedicati e una serie industriale di cartelloni con la stampa del numero 71 che per la cabala napoletana universalmente riconosciuta non ha bisogno di molte spiegazioni: «Uomo di m…». Higuain avrebbe voluto trasformare la debolezza ambientale in un altro punto di forza a suo favore.
Per ultimo è entrato allo stadio, per ultimo si è presentato sul terreno di gioco, sfidando i 50 mila detrattori. Non alzando mai la sguardo verso gli spalti. Come dire: fate pure, la testa è da un’ altra parte. Ma Higuain non ha lasciato a casa le emozioni, resta in campo fino all’ ultimo secondo, tocca pochi palloni, non fa gol (ed è la quinta di fila) e la Juve neanche vince. Lascia il campo tra i soliti fischi”.