CLAMOROSO – Ibrahimovic apre: “Io al Napoli? Vediamo, ho firmato solo per un anno qui…”

Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Zlatan Ibrahimovic e Napoli s’intrecciano, senza che si pensi d’essere dinnanzi ad «amabili» suggestioni. E se lo dice lui, val la pena di credergli, o almeno di starlo a sentire, sapendo che l’uomo – per quello che è, per quello che ha vinto, per ciò che ha dimostrato – non ha bisogno di blandire la folla, né di addolcirla o lusingarla, né di accarezzarla. Si scrive Ibra e ci si lascia andare, sospettando che dietro una notizia possa esserci il più bieco sensazionalismo, quell’«arte» da venditori di fumo che rientra – maledizione – tra i pregiudizi eterni: però adesso che c’è la tv ognuno può trarne le conclusioni che vuole e stavolta (occhio, orecchio!) non si scivola nelle libere interpretazioni, basta ascoltare e rendersene conto. E’ Ibra che parla e lo fa in «Collezione Capello».

E’ tutto scritto, pardon è tutto registrato, nei toni, nei modi, nella espressione seria, della quale Ibrahimovic è sempre, totalmente, padrone, e quando Capello lo spinge, dolcemente, a Sud della sua esistenza, Sua Maestà il bomber, quel ciclope che non sa vivere senza vincere, non indietreggia, né si affida alla diplomazia, che certo non sembra rientrare tra i suoi pregi: « Io al Napoli? Non si sa mai…Però sto bene qua». Ibra, quello che nel racconto di se stesso non ha nascosto assolutamente niente del proprio dolore né delle sue simpatie-antipatie (?), non ha bisogno d’essere mieloso, né di ricorrere al tatticismo dialettico e a Capello che tenta di scavare nell’orizzonte evocando il sole e il clima («dunque, i napoletani devono aspettare un po?»), quel Gulliver che ha le sembianze d’un trofeo – scegliete voi, tra quelli che ha conquistati – concede un’apertura: «Vediamo, vediamo cosa succede». Lo svedese apre uno spiraglio agli azzurri: «Ho firmato per un anno, non si sa mai».

Poi c’è il passato, che pure conta, qualche dichiarazione sparsa qua e là di Mino Raiola («Zlatan ha sempre dichiarato il suo innamoramento per Napoli, non escludiamo nulla…») ma c’è De Laurentiis che il 14 febbraio, alla vigilia della sfida di Madrid con il Real, l’ha confessato davanti alle telecamere, chiacchierando con Walter Veltroni: «Mi piacerebbe avere quel gigante che adesso gioca nel Manchester United e che ho avuto ospite, una sera, a cena a Los Angeles. Ti sembra sempre incavolato ed invece è di una simpatia incredibile. Avete capito chi è?». Benvenuti nel mondo dei sogni, che qualche volta, stropicciandosi gli occhi, finiscono per avversarsi: «Il prossimo anno? Ho firmato per una stagione, con opzione sulla seconda. Non ho troppi campionati davanti a me, voglio divertirmi e fare la differenza. Non so cosa succederà, perché sono concreto». Pure nelle favole che regala…