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Icardi shock: “Ultras Inter? Porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto”

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16 Ottobre 2016 20:52 Di redazione
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L’Inter continua a perdere sul campo mentre fuori la tifoseria è in rivolta contro Maurito Icardi. All’ingresso in campo c’è stata una dura contestazione da parte della tifoseria nerazzurra: incriminati alcuni racconti fatti dallo stesso calciatore nell’autobiografia “Sempre avanti, la storia insegna” da qualche giorno in libreria.

Ecco i passi che i tifosi non perdonano al capitano nerazzurro, tanto da diramare un duro comunicato in cui chiedono: “Via la fascia, pagliaccio”.  Questo il racconto del calciatore: “Ho trovato il coraggio di affrontare la Curva a fine gara, insieme a Guarin […]  Regalo i pantaloncini e la maglia ad un bimbo ma un capo ultrà gli vola addosso e gleli strappa dalle mani per rilanciarmeli con disprezzo.  A quel punto non ci ho più visto ed ho cominciato ad insultarlo: “Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Devi solo vergognarti, vergognatevi tutti” e poi gli ho tirato la maglia in faccia. A quel punto è scoppiato il finimondo tanto che i dirigenti temevano per la mia incolumità. Ma io non ho paura ho ribadito:

“Posso  affrontarli uno a uno, sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Sono cinquanta, cento, duecento? Bene allora porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo. Una settimana dopo, viene da me un capo storico pretendendo ancora le mie scuse. Ed io: Non devo chiedere scusa a nessuno di voi, se vi va bene perfetto, altrimenti ciao”.

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